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lunedì 18 maggio 2015

Giorno 71: e ora?

Hai passato dieci settimane leggendo, meditando e pregando sulle Leggi di Dio per l'uomo. Cosa farne di tutto questo, ora?

Crescere nella propria vita di credente ad immagine di Cristo non è uno “sprint”, ma una “maratona” che dura tutta una vita: Paolo stesso lo dice:

“Ho combattuto la buona battaglia, sono giunto al termine della mia corsa e ho conservato la fede.” (2 Timoteo 4:7)

Metti a frutto questo periodo prolungato di esposizione alla Legge di Dio:

“Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.” (Giosuè 1:8)

Tre consigli

1. Continua ad avere un tempo di riflessione quotidiano

Dio è tuo Padre: come ogni padre ama parlare ai suoi figli, non una volta alla settimana, ma sempre. Fai della meditazione quotidiana una costante della tua vita di credente. Studia la parola, ma fermati anche ad ascoltare ciò che tuo Padre ti dirà attraverso ispirazioni, sogni e versetti della sua Parola.

2. Memorizza la Parola di Dio

Uno dei modi più potenti per mettere in pratica il versetto di Giosuè è quello di memorizzare brani della Bibbia. Facendo così, sarà facile a tuo Padre di farteli sovvenire in mente al momento opportuno, anche quando non avrai una Bibbia a portata di mano.

3. Applica quello che leggi alla tua vita

Avere la sola conoscenza della Legge, dice Paolo, non ci aiuta, ma ci fa sentire solo male perché sappiamo che non siamo capaci di seguirla; ma con l'aiuto dello Spirito Santo e la costante applicazione di essa alla nostra vita, possiamo cambiare tutto ciò. Come credente non vuoi essere solamente uno studioso della Parola di Dio ma un utilizzatore di essa, applicandola alla tua vita quotidiana.

Fa che essa permei la tua vita, si infiltri nelle tue abitudini, cambi il tuo modo di pensare, così che possa cambiare anche il tuo modo di agire. 

Se applicherai con diligenza questi tre passi, la tua vita verrà grandemente benedetta da un Padre che ti ama e vuole il meglio del meglio del meglio per te.

Preghiera

Grazie Padre che tu mi ami, che mi dai il meglio, che mi sei a fianco attraverso lo Spirito Santo. Fa che io possa applicare la tua Legge alla mia vita, e tramite essa, trasformami nella persona che tu vuoi io sia. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)


sabato 16 maggio 2015

Giorno 69: dobbiamo condividere l'abbondanza

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Quando ero bambino, i miei genitori erano soliti farmi dei doni; quello che mi ricordo meglio era una macchina fotografica Keystone. L'avevo desiderata tanto, e ora ne andavo fiero, la adoravo.

Non solo, volevo che tutti nella mia classe a scuola sapessero che avevo una macchina fotografica; così un giorno la portai a scuola, e la misi in bella mostra sul mio banco per tutta la durata delle lezioni, affinché tutti la potessero ammirare.

Ti è mai capitato, nella tua vita, di volere che gli altri ti “ammirassero” per quello che avevi, tanto da fare sfoggio pubblico di esso perché gli altri sapessero di cosa si trattava? E' un sentimento abbastanza comune, e non è proprio il massimo come sentimento!

Desideriamo che gli altri ci invidino per ciò che abbiamo: in una parola, stiamo istigando gli altri a concupire. Ma, purtroppo, non valutiamo che ciò che abbiamo, non lo abbiamo per merito nostro, ma perché qualcuno ce lo ha dato, che è molto più in alto: il nostro Padre Celeste! 

In ultima analisi, anche la mia macchietta fotografica proveniva da lui, e i miei genitori non erano stati che il “canale” tramite cui Dio mi aveva voluto veder sorridere donandomi qualcosa che il mio cuore bramava così tanto.

Dio è un dio generoso, e vuole che noi, come suoi figli e sue figlie, gli rassomigliamo anche in questo; Dio ci dà, affinché possiamo essere un “canale” attraverso il quale le sue benedizioni arrivino anche agli altri.

Leggi 2 Corinzi 9:8

8 E Dio è capace di benedirvi, dandovi sempre tutto ciò di cui avete bisogno e anche di più, in modo che non ce ne sia soltanto a sufficienza per far fronte ai vostri bisogni, ma da poterne dare in abbondanza anche agli altri. 
  • Secondo Paolo, da chi proviene tutto ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita?
  • In che quantità riceviamo?
  • Questa “abbondanza” di cui non avevamo neppure bisogno, a chi è destinata, secondo Paolo?
Preghiera

Grazie Padre che tu sei un Dio generoso verso di me. Grazie per tutto quello che mi hai dato, che mi dai e che mi darai. Fa che io possa essere un canale attraverso il quale tu benedici anche gli altri attorno a me.  Fa che me lo ricordi in ogni giorno, in ogni situazione, in ogni condizione. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 15 maggio 2015

Giorno 68: dobbiamo desiderare Dio, non il mondo

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

La concupiscenza riguarda esclusivamente i nostri desideri; ma i nostri desideri sono tutti sbagliati? Puoi pensare al qualche desiderio che sia buono?

Eccotene alcuni: il desiderio di soddisfare la fame è buono; se non provassimo a soddisfarlo, alla fine moriremmo. Il desiderio di avere un tetto sopra la testa è buono; a nessuno piace essere un senzatetto. Il desiderio di vestirsi è buono; chi vorrebbe andare in giro nudo?

Ci sono molti desideri che sono buoni, ma Dio vuole soprattutto che  desideriamo lui; egli vuole che troviamo la nostra più grande soddisfazione in lui e in lui solo. Non ti pare logico che dovremmo desiderare la cosa più grande dell'universo? Cosa c'è più grande di Dio? E quando lo facciamo, egli è grandemente glorificato.

Concupire è come scegliere di mangiare un pezzo di pizza mezzo ammuffito trovato nella spazzatura, invece di una vera pizza fumante servita nella nostra migliore pizzeria. Dio non vuole che ci accontentiamo di cose che non durano e che sono meno che ottime. Dio è l'ottimo; facciamo di essere soddisfatti da lui!

Leggi Salmo 73:23-26

23 Ma pure, io resto sempre con te; tu mi hai preso per la mano destra; 24 mi guiderai con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella gloria. 25 Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te. 26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità, in eterno. 
  • Secondo il salmista c'è qualcuno che può allontanaci da Dio?
  • In che modo pensi di poter aumentare il tuo desiderio per Dio?
  • In che modo Dio è molto meglio di qualsiasi cosa che siamo tentati di concupire?
Preghiera

Grazie Padre che tu ti sei donato per me: possa tu essere il mio più grande desiderio. So che i miei desideri sono spesso fuori luogo e peccaminosi: perdonami quando cado.  Possa la tua gloria  essere ciò che mi consuma. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 14 maggio 2015

Giorno 67: il desiderio di avere ci rende infelici

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

“Vorrei essere come lei!” “Mi piacerebbe fare quello che fa lui!” “Potessi avere la loro casa!” “Avessi una moglie come la sua!”

Queste affermazioni ti suonano  come quelle di qualcuno che ha pace nella vita? Direi proprio di no! Infatti, suonano come quelle di qualcuno che è abbastanza inquieto.

Concupire ci fa essere ansiosi e ci fa stare scomodi; ci deruba della pace che Dio vuole per noi perché stiamo costantemente guardando agli altri per essere realizzati. Un cuore in pace saprebbe dire con facilità: “Dio, sono così grato di quello che mi hai dato. Per me è abbastanza.”

Nella cultura d'oggi troppi di noi sono intrappolati dall'invidia e dalla concupiscenza; vogliamo così tanto qualcosa che lavoriamo a lungo per guadagnare abbastanza denaro per averla. Il problema è che, una volta che la abbiamo, troviamo qualcos'altro da concupire, e lavoriamo ancora per averla. Vedi come tutto ciò fa si che la nostra vita sia un circolo vizioso di futilità?

Questa non è la condizione di pace e di riposo nel quale Dio vuole che i suoi figli vivano.

L'invidia alla fine ci rende sempre infelici.

Leggi 1 Timoteo 6:9-10

9 Quelli, invece, che vogliono diventare ricchi, cadono nella tentazione, in molti inganni e desideri stupidi e disastrosi, che li affondano nella rovina e in perdizione. 10  Perché l'amore per i soldi è la radice di ogni male e alcuni, dedicandosi a questo, si sono allontanati dalla fede, procurandosi un'infinità di dispiaceri.
  • Cosa è che rovina le persone?
  • In che modo l'amore per il danaro è strettamente collegato alla concupiscenza?
  • Quali sono alcune cose che sei tentato (o tentata) di concupire?
Preghiera

Padre, io voglio vivere in pace con ciò che mi hai concesso. Bandisci dal mio cuore l'amore per il danaro, ed aiutami ad essere grato, ad essere grata per ciò che possiedo. Non voglio lavorare fino ad uccidermi per inseguire ciò che non può soddisfarmi. Solo tu mi puoi soddisfare. Perdonami quando non riesco a comprenderlo.  Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 13 maggio 2015

Giorno 66: dobbiamo rinunciare alla nostra superbia

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Immagina che il compleanno della tua amica del cuore si stia avvicinando, e che tu abbia avuto un'idea per il regalo che pensi a lei piacerà moltissimo; ci hai pensato molto, ma ora sai cosa prenderai per lei.

Arriva il giorno del compleanno, e tu le dai il tuo regalo; lei sembra apprezzarlo, ma poco dopo averlo scartato dice: “Grazie per il regalo, ma onestamente meritavo qualcosa di meglio.”

Come ti sentiresti? E' comprensibile che, probabilmente, ti sentiresti abbastanza male e forse anche arrabbiato (o arrabbiata), vero?

Quale sarebbe la parola appropriata per descrivere il comportamento della tua amica? La Bibbia lo chiama “orgoglio”: il ritenersi così importanti da pensare che ci si merita di più di quello che si ottiene.

Questa è la maniera in cui trattiamo Dio quando siamo concupiscenti; esattamente come noi ci sentiremmo non onorati (o non onorate) se la nostra amica ci avesse detto quello, noi non onoriamo Dio quando ci fissiamo su ciò che gli altri hanno invece che su quello che Dio ci ha dato nella sua grazia.

Leggi Proverbi 16:18

18 La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta. 
  • Cosa ci accade quando agiamo con superbia?
  • Ci sono modi in cui sei stato superbo (o sei stata superba) pensando che ti meritavi meglio di quello che avevi?
  • Come pensi che possiamo combattere assieme la superbia?
Preghiera

Padre, tu sei stato così buono verso di me. Possa io non pensare di me in modo più elevato di quanto dovrei. Aiutami piuttosto a concentrarmi su quanto buono tu sei e come possa dimostrarmi amorevole verso il mio prossimo. Aiutami a non concupire le cose che loro possiedono. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 12 maggio 2015

Giorno 65: dobbiamo smettere di confrontarci con gli altri

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo” .

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Gli esseri umani amano confrontare le cose: quanto alto riesci a saltare? Quanto veloce riesci a correre? Quanto sei forte? Queste sono le cose di cui parlano i ragazzi da piccoli.

Noi amiamo i confronti; questo è il cuore della concupiscenza o dell'invidia .

Man mano che cresciamo possiamo essere tentati di confrontare altre cose: “Che bel matrimonio che hanno! Accipicchia quanti soldi guadagna lei! Molto di più di me! Che bei capelli che ha! Mi piacerebbe averli come lei! Ma guarda che macchina! La mia invece è rugginosa e cade a pezzi!”

Noi amiamo i confronti: perché pensi che Dio non voglia che ci consumiamo facendo confronti?

Una delle ragioni può essere perché egli vuole che noi distogliamo il nostro sguardo dalle cose che non sono eterne e lo fissiamo su quelle che lo sono. Molte delle cose che gli altri possiedono e che noi possiamo concupire sono cose che passeranno col tempo.

La bellezza svanisce, il danaro non dura, le macchine si rompono, e le case cadono a pezzi. Ma Dio vuole che noi siamo consumati dal pensiero di lui, perché egli è eterno.

Leggi Luca 12:13-21

13 Dalla folla qualcuno gridò : "Maestro, dì a mio fratello di dividere con me l'eredità!" 14 Gesù rispose: "Amico, chi mi ha eletto giudice sui vostri affari, per decidere queste cose?" 15 Poi disse loro: "State attenti, guardate di non essere avari; perché la vita non dipende dall'abbondanza di ciò che si possiede!" 16 Poi raccontò loro una parabola: "Un uomo ricco aveva una campagna che produceva abbondanti raccolti. 17 Perciò si chiedeva: "Cosa faccio? Non ho più posto per il raccolto! 18 Ecco cosa farò: demolirò i vecchi granai e ne costruirò altri più grandi dove metterò il mio grano e le altre cose. 19 Poi, finalmente, mi siederò e dirò a me stesso: 'Vecchio mio, hai immagazzinato abbastanza per molti anni. Ora prenditela comoda! Mangia, bevi e godi!'" 20 "Ma Dio gli disse: "Sciocco, stanotte stessa tu morirai e a chi andranno tutte queste cose che tu hai preparato?" 21 "Questo è quello che succede a chi accumula tesori per sé, e non è ricco davanti a Dio".
  • Il cuore dell'uomo ricco era concentrato sulle cose di questo mondo o su quelle eterne?
  • Ti puoi immedesimare con l'uomo ricco? Pensi che egli fosse invidioso?
Preghiera

Padre, possa io smettere di confrontare costantemente le cose che mi hai dato con quelle che hai dato ad altri. Aiutami ad essere contento, ad essere contenta in te. Possa la mia visione di te essere così grandiosa che le cose del mondo a confronto impallidiscano. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 11 maggio 2015

Giorno 64: dobbiamo essere grati a Dio per ciò che abbiamo

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Hai mai desiderato profondamente qualcosa che non era tuo? Che cosa era?

Questo è ciò che significa concupire; significa avere un desiderio  fortissimo per qualcosa che non ti appartiene. Questo è un problema. Perché pensi che lo sia?

Una delle ragioni perché è un problema è che rivela un cuore ingrato verso ciò che riceviamo da Dio. Dio ama dare buoni doni ai suoi figli, e quando noi siamo più attratti da ciò che hanno gli altri piuttosto che da quello che ci è stato dato, vuol dire che pensiamo che lui sia un po' avaro.

Come ti sentiresti se avessi dato un regalo a qualcuno e subito dopo quello avesse cominciato a dirti quanto avrebbe desiderato ricevere qualcos'altro? Questo non ti avrebbe fatto sentire bene, non è vero? Avrebbe mostrato quanto fosse ingrato, vero?

Cerchiamo di onorare Dio concentrandoci sulle benedizioni che egli ci da.

Leggi Giacomo 1:17

17 Tutte le cose buone e perfette che ci sono state regalate, ci vengono dal Padre di luce che è senza ombra e coerente nelle sue azioni. 
  • Da chi provengono tutte le cose buone?
  • Quali sono alcune delle cose buone e perfette che hai ricevuto?
  • Come puoi ringraziare Dio per esse?
Preghiera

Padre, io voglio onorarti riconoscendo che tu mi dai tutto ciò di cui io ho bisogno. Aiutami ad essere contento e grato, ad essere contenta e grata. Io meritavo l'Inferno, e tu mi hai dato Tuo figlio. Possa io esserti grato, esserti grata innanzi tutto di questo. Tutto il resto è un premio. Aiuta il mio cuore a comprendere e vedere questa verità. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

sabato 9 maggio 2015

Giorno 62: Dio gioisce quando la verità trionfa

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Sei mai stato accusato (o accusata) per qualcosa che non avevi fatto che poi si è rivelata essere un'accusa infondata fatta per l'interesse di altri? Cosa hai provato quando è stata fatta l'accusa contro di te? E cosa hai provato quando è emerso che l'accusa era infondata e fatta ad arte per danneggiarti?

Il 98% delle volte mentiamo per avere un utile dalla nostra menzogna, e non ci curiamo che essa faccia soffrire una persona innocente. E non ci curiamo neppure che faccia soffrire Dio. Pur essendo egli l'Onnipotente, c'è una cosa che non può fare, ed è mentire: è per questo che odia così tanto la menzogna. La menzogna non solo danneggia l'unità con gli altri e fa soffrire un innocente, ma offende il Dio della verità.

Se la sensazione che hai provato quando sei stato accusato (o accusata) falsamente è la rabbia, o la frustrazione, o la tristezza, beh, sappi che tutti quei sentimenti sono l'1% di quello che prova Dio quando qualcuno mente. E se hai provato gioia, allegria, senso di liberazione quando sei stato scagionato (o scagionata) dalla falsa accusa, anche quelli sono più o meno l'1% di quello che prova Dio quando vede la giustizia trionfare.

Come credenti siamo chiamati a rispettare e aiutare il nostro prossimo, e a non far soffrire il nostro Padre: quando mentiamo contravveniamo a tutto ciò, violando l'ottavo comandamento, ma anche il primo, innalzandoci ad essere come un dio che stabilisce un utile per noi stessi attraverso la menzogna e un male per colui che la subisce; ma violiamo anche il sesto, uccidendo moralmente nel distruggere la reputazione dell'altro; e soprattutto violiamo il Grande Comandamento datoci da Gesù, quello che dice di amare il nostro prossimo come noi stessi.

Leggi 1 Corinzi 13: 5-6

5 La persona che ama è gentile, non fa niente d'indecoroso, non cerca il proprio interesse, non si irrita, né si ricorda dei torti subìti, 6 non gioisce per le ingiustizie, ma gode quando trionfa la verità. 
  • In che cosa gioisce chi ama veramente?
  • In che modo Paolo ci chiama ad amare il nostro prossimo più di noi stessi?
  • Come dovremmo reagire quando subiamo un torto?
Preghiera

Padre, io non voglio che tu soffra per le mie menzogne, come neppure il mio prossimo. Aiutami ad essere sempre verace e a parlare solamente parole di verità, anche quando non ne traggo alcun beneficio immediato, poiché so che il mio premio è fare il bene ai tuoi occhi e nella vita del mio prossimo. Aiutami anche quando altri spargono menzogne su di me a rimanere saldo, a rimanere salda nella consapevolezza che io valgo davanti ai tuoi occhi per chi sono, non per quello che dicono di me gli altri. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 8 maggio 2015

Giorno 61: Di ama la verità

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Se Dio odia la menzogna, cosa sarebbe l'opposto? Dire la verità! Dio ama la verità; infatti Gesù ha detto che lui è la verità (Giovanni 14:6).

Qualche volta è difficile dire la verità, specialmente quando devi dire qualcosa a qualcuno a cui potrebbe non piacere di ascoltarla.

Tutti hanno bisogno correzione: i bambini hanno bisogno di correzione dai genitori, i mariti e le mogli hanno bisogno di correzione l'uno dall'altra, e i credenti hanno bisogno di correzione per il bene della salute della comunità. Questo tipo di correzione è detta “rimprovero”.

Se dobbiamo farlo, dobbiamo voler dire la verità in amore; qualche volta sarebbe più semplice stare zitti o dire qualcosa che sia un po' più comodo per non ferire la sensibilità delle persone a cui stiamo parlando. Ma nondimeno dobbiamo dire la verità, sebbene in modo delicato e dolce, se vogliamo crescere nel modo che Dio vuole. E dovremmo essere anche capaci di ricevere la verità dagli altri quando ci parlano!

Leggi Efesini 4:15-16

15 Al contrario, diciamoci sempre la verità e viviamo nell'amore! Così, sotto ogni aspetto ci avvicineremo sempre più a Cristo, che è il capo [del suo corpo, la chiesa]. 16 Sotto la sua guida, tutto il corpo, ben collegato e tenuto unito dalle giunture, grazie al contributo di ogni singola parte, riceverà da lui quella forza che lo fa crescere nell'amore.
  • Perché Paolo ci esorta a dirci la verità in amore?
  • In che modo i tuoi genitori ti dicevano la verità in amore?
  • Qualche volta è difficile accettare la verità, ma non trovi che questa è stata una benedizione nella tua vita? (I genitori dovranno probabilmente guidare i loro figli nella discussione su questa domanda.)
Preghiera

Padre, possa io essere abbastanza umile da dare e ricevere la verità in una maniera che onori te e mi aiuti a crescere. Aiutami a vincere la tentazione di trattenermi dal dire la verità o dal dire falsità perché ho timore delle opinioni degli altri. Possa io temere solamente te. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 7 maggio 2015

Giorno 60: la menzogna distrugge la chiesa

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Sai che Dio esiste in comunità? Che cosa significa? Significa che Dio è una Trinità: egli è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Dio è tre persone; non tre dei differenti, ma tre persone, ciascuna delle quali pienamente Dio, che fanno di Dio un uno. E' difficile da comprendere, ma per fede noi crediamo ciò che la Bibbia ci insegna.

Ciò che è importante capire è che ogni membro della Trinità ha un amore disinteressato per le altre persone della Trinità stessa; la loro relazione è simile a quella di marito e moglie, i quali sono due distinte persone ma sono allo stesso tempo un uno. E la bellezza della loro relazione può essere vista nella maniera con la quale si amano e si servono a vicenda.  Il loro traboccante amore fa si che possano servire anche i loro figli.

Pensi forse che il Figlio menta al Padre o che lo Spirito Santo parli falsamente al Figlio? Assolutamente no! Poiché sono un uno, nessuno vorrebbe mai fare qualcosa che faccia del male all'altro. Sarebbe buono  se un marito mentisse alla propria moglie? Non sia mai! Anche essi sono un uno e non dovrebbero mai cercare di farsi del male.

Come chiesa, Dio dice che dovremmo agire nello stesso modo; poiché noi credenti siamo una famiglia di chiesa,  dovremmo mettere da parte le falsità e adoperarci per la salute della nostra comunità. Se non siamo capaci di prendere sul serio l'esortazione di Dio di dirci la verità a vicenda, come potremo amare e servire coloro che non conoscono Gesù? Come potremo chiedere alle persone di seguire Gesù se mentiamo l'uno all'altro.

Leggi Efesini 4:25

25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri. 
  • Perché Paolo ci chiede di mettere da parte la menzogna?
  • Cosa c'entra la menzogna coll'essere membra gli uni degli altri?
  • Dio ci chiama a vivere come una comunità amorevole. In che modo la menzogna la distrugge?
Preghiera

Aiutami Padre a ricordare chi sono come membro della tua comunità, la chiesa. Mantieni la mia bocca pura attraverso parole di vita, e mantienimi lontano, mantienimi lontana da falsità che potrebbero dilaniare la mia comunità. Io amo la tua chiesa; grazie che hai promesso di costruirla. Possa io aiutare a costruirla attraverso la mia maniera di parlare. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 6 maggio 2015

Giorno 59: i pettegolezzi addolorano il cuore di Dio

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

“Hai sentito quello che ha combinato?”.  “Sai dove erano la scorsa notte?”. 

Ti è mai capitato qualcuno che ti avvicini e inizi una discussione con queste frasi, o con altre di simile tenore?

Generalmente, quando qualcuno inizia una conversazione in questo modo, è per fare “pettegolezzi”; il pettegolezzo è raccontare una storia circa qualcun altro che può o non può essere vera. Le persone fanno pettegolezzi sia perché stanno male con loro stesse e hanno paura che potresti scoprire cose di loro che non vorrebbero tu sapessi, e così spostano l'attenzione da loro a qualcun altro, oppure perché vogliono deliberatamente danneggiare la reputazione di qualcuno.

I pettegolezzi possono contenere sia una verità parziale, oppure essere inventati di sana pianta, e sono dannosi per la persona di cui si parla; essi inoltre tendono a dividere le comunità. Quando fai pettegolezzi su qualcuno, la persona che li ascolta può farsi un'idea differente circa il soggetto di cui si parla. Per esempio, se io stessi parlando con te di una persona che non hai mai incontrato e ti dicessi: “Lo sai che tizio vive in una baracca sotto un ponte, senza acqua corrente? Pensa tu quanto possa puzzare!”, il risultato sarebbe che potresti crearti un'immagine diversa dalla realtà circa quella persona che tu non hai mai incontrato personalmente e che non corrisponde alla realtà.

Ti piacerebbe essere trattato (o trattata)  a tua volta in questo modo? Certamente no. I pettegolezzi fanno del male agli altri e addolorano il cuore di Dio; sono una forma  di attestare il falso contro il nostro prossimo.

Leggi Proverbi 18:8

8 Le parole del maldicente sono come ghiottonerie e penetrano fino all’intimo delle viscere. 
  • Perché pensi che l'autore di questo proverbio dica che il pettegolezzo ha un sapore così buono
  • Possono cose vere essere usate per fare pettegolezzi?
  • Cosa dovresti fare se qualcuno ti avvicina raccontandoti una storia che è semplicemente un pettegolezzo?
Preghiera

Aiutami Padre  ad usare le mie parole per amare e servire le persone, e non per diffondere menzogne su di loro. Possano le comunità che portano il tuo nome somigliarti nel modo in cui parlano. Porta vita nelle mie conversazioni così che possano essere una benedizione per coloro che le ascoltano. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 5 maggio 2015

Giorno 58: Gesù ha sopportato il giudizio per le mie bugie


Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Sai cosa sia il sistema legale? E' il nostro sistema di governo qui in Italia che cerca di far seguire alle persone le leggi del Paese; se le persone le infrangono, il sistema dovrebbe assicurare che paghino per il loro crimine.

Il sistema può diventare molto complicato e coinvolgere molte persone; difatti, in Italia il sistema è talvolta così complicato e lento che difficilmente si arriva ad un giudizio equo o solerte.

Ma, ai tempi della Bibbia, le cose erano relativamente più semplici. In quei giorni ciò che era più importante di tutti in una causa erano i testimoni; esse erano le persone che avevano visto lo svolgimento del crimine. Ci si aspettava che dicessero la verità circa l'accaduto. Se due o tre persone erano concordi su quello che avevano visto, di norma il giudice comminava una punizione al colpevole. Talvolta la punizione era molto grave, come la pena di morte.

I testimoni erano la chiave. Alla luce di questo, riesci a capire perché fosse così importante seguire questo comandamento?

Leggi Proverbi 25:18

18 L’uomo che dichiara il falso contro il suo prossimo è un martello, una spada, una freccia acuta. 
  • Perché l'autore di questo versetto usa dei paragoni così forti verso chi mente?
  • Come ti saresti sentito (o sentita) se ti avessero accusato falsamente di aver fatto qualcosa e per quello avessi ricevuto una punizione?
  • Ti fa sovvenire in mente qualche parallelo con quello che Gesù ha compiuto nei Vangeli?
Preghiera

Grazie Padre che hai mandato Gesù a sopportare la punizione che spettava a un mentitore, a una mentitrice quale io sono.  Egli è stato accusato falsamente da testimoni,  ed il risultato è che ha sopportato la mia punizione. Questa è la stupenda grazia di cui mi hai tributato. E poiché io valuto più di ogni altra cosa questa grazia,  mi impegno a non mentire mai facendo del male ad altri o causandogli una punizione ingiusta. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 4 maggio 2015

Giorno 57: Dio è il padre della verità, satana della bugia

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Pensi che mentire sia un grosso problema? Perché si o perché no?

Secondo la Bibbia mentire è davvero un grosso problema; dice che satana è il “padre delle menzogne” e che, quando mentiamo, stiamo agendo come suoi figli, non come figli di Dio. Suona abbastanza brutto, vero?

Dio ordina al suo popolo di non mentire perché lo  disonora e distrugge le relazioni. Come potremmo avere buone relazioni con Dio e con le persone se mentissimo costantemente?  Semplicemente, non potremmo. Ognuno sarebbe sospettoso verso l'altro e saremmo costantemente tesi.

Questa è l'essenza di cosa significhi attestare il falso. Dato che Dio dice sempre la verità, vuole che i suoi figli siano come lui, e dicano sempre la verità.

Leggi Giovanni 8:44

44 Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. 
  • Quali sono alcuni modi in cui satana ha dimostrato nella Bibbia di essere il padre della menzogna? (Ricordati il Giardino di Eden).
  • In che modo degli ha mentito?
Preghiera

Grazie Padre che tu mi hai dato la verità e che la verità mi rende libero, mi rende libera. Possa io vivere nella luce di questo, così da non ritrovarmi prigioniero della menzogna. Grazie per avermi mostrato una via migliore. Aiutami ad amare davvero gli altri, così da non mentirgli mai. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

sabato 2 maggio 2015

Giorno 55: Dio ci chiama ad essere generosi, non ladri

Cosa dice l'Ottavo Comandamento?

Non rubare.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo prendere soldi o proprietà  degli altri né imbrogliarli, ma dovremmo invece aiutali a incrementare e proteggere ciò che gli appartiene.

Quando c'è qualcuno che ruba, c'è sempre qualcuno che viene derubato. Quando c'è qualcuno che gioisce dell'ingiustizia, c'è sempre qualcuno che soffre per quella ingiustizia.  Quando c'è qualcuno che vìola l'ottavo comandamento, c'è sempre qualcuno che lo subisce.

Ti sei mai trovato (o trovata) “dall'altra parte dello steccato”, tra quelli che dell'ottavo comandamento sono il bersaglio? E' praticamente impossibile che tu non lo abbia almeno una volta violato, in un modo o nell'altro, in maniera grande o in maniera minima. Pensaci, e ricorda come ti sei sentito (o sentita) dopo aver tolto qualcosa a qualcuno. 

Dio dice che siamo capaci di rubare persino a lui (Malachia 3:8)! Rubiamo a lui quando le benedizioni economiche (piccole o grandi che siano) di cui lui ci tributa le teniamo gelosamente per noi, quando invece dovrebbero essere messe in parte a disposizione delle necessità degli altri. Quando agiamo così, ci sono due categorie che soffrono.

La prima è quella delle persone bisognose: Dio non ha bisogno di danaro, ma egli lo ha inventato, e vuole che noi siamo un canale tramite cui la ricchezza, di cui egli è il detentore assoluto, venga non accumulata da pochi, ma condivisa tra i molti attraverso le decime e le offerte.

La seconda è Dio: Dio non possiede semplicemente la caratteristica della generosità, Dio è la generosità. Dio ha “ ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16). E visto che è la generosità, vuole che i suoi figli lo rispecchino in questo.

Leggi Salmo 54:4 e 6

4 Ecco, Dio è il mio aiuto; il Signore è colui che sostiene l’anima mia...  6 Con cuore generoso ti offrirò sacrifici; celebrerò il tuo nome, o Signore, perché sei buono.
  • Secondo  il salmista, da chi ci proviene il suo sostentamento?
  • Con quale attitudine offre il salmista costosi sacrifici  a Dio?
  • In che modo dovresti cambiare il tuo dare per rispecchiare questo modo di agire e la natura di tuo Padre?
Preghiera

Padre, io voglio condividere con altri le benedizioni che tu mi elargisci durante la mia vita, sia piccole sia grandi. Voglio essere  un canale tramite cui tu arrivi al mio prossimo. Voglio rispecchiare la tua natura generosa. Aiutami attraverso il tuo Spirito Santo a divenire un figlio generoso come te, una figlia generosa come te. Prego questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 1 maggio 2015

Giorno 54: in Dio risiede il mio essere contento

Cosa dice l'Ottavo Comandamento?

Non rubare.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo prendere soldi o proprietà  degli altri né imbrogliarli, ma dovremmo invece aiutali a incrementare e proteggere ciò che gli appartiene.

Immagina una persona che si rilassa su una spiaggia, godendosi una bibita ghiacciata, mentre la brezza del mare gli accarezza dolcemente la pelle: se ci fosse una sola parola per descrivere le sensazioni di quella persona, quale pensi sarebbe?

Una delle parole che viene in mente è “contento”; essere contenti significa essere pacificamente felici. La Bibbia dice che la contentezza è qualcosa che dovremmo perseguire, ma che può essere trovata solo quando siamo soddisfatti in Dio e nelle cose che egli ci provvede.

Se non siamo contenti di Dio e di quello che ci provvede, potremmo essere tentati (o tentate) di provare a trovare la nostra contentezza in altre cose e, se necessario, di rubare per averle. Dio sa che ciò alla fine ci renderebbe infelici, e questo è il motivo per cui ci chiama ad essere contenti di ciò che abbiamo.

Leggi 1 Timoteo 6:6

6 La fede, però, con l'animo contento del proprio stato, è un grande guadagno.
  • Secondo  Paolo un animo contento si accompagna sempre a qualcos'altro. A cosa?
  • In che modo questo versetto ci aiuta a combattere il desiderio di rubare?
  • Ti senti contento, ti senti contenta con quello che hai ora? Se no, cosa ti serve per diventarlo?
Preghiera

Padre, io voglio essere contento, io voglio essere contenta in te. Tu hai promesso che nella fede avremmo avuto un grande guadagno. Possa tu indurre il mio cuore a perseguire il guadagno così come tu lo definisci e non come lo definisce il mio cuore peccaminoso. Aiuta i miei dubbi,  poiché  io so che lontano da te non c'è nulla di buono o di eterno.  Prego questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 30 aprile 2015

Giorno 53: l'opposto di rubare è essere generosi come Dio

Cosa dice l'Ottavo Comandamento?

Non rubare.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo prendere soldi o proprietà  degli altri né imbrogliarli, ma dovremmo invece aiutali a incrementare e proteggere ciò che gli appartiene.

Che cosa pensi sia l'opposto di rubare? Se Dio vuole che smettiamo di fare qualcosa, non pensi che vorrebbe iniziassimo a fare qualcos'altro?

Se rubare riguarda il prendere qualcosa che non è nostro, non significa forse che l'opposto di rubare è dare qualcosa che è nostro? In che modo chiameresti questo? La Bibbia lo chiama generosità.

La generosità è davvero importante per Dio, perché mostra che abbiamo capito quanto egli è stato generoso verso di noi. Puoi pensare a qualcosa di più generoso del dare la vita per qualcun altro? Questo è ciò che Dio ha fatto in Gesù: Gesù ha dato la propria vita così che non dovessimo sopportare l'ira di Dio per il nostro peccato. Il debito era troppo grande, e non avevamo alcuna moneta per poterlo ripagare; Dio prese il nostro debito su di se e lo pagò interamente.

La generosità è l'opposto di rubare. Il nostro  Dio ama la generosità perché è un Dio generoso.

Leggi Filippesi 2:3-8

3 Non fate niente per motivi egoistici, non fate niente per esaltare voi stessi. Siate invece umili, considerando gli altri con riguardo, come se fossero migliori di voi. 4 Non pensate soltanto al vostro interesse, ma preoccupatevi anche di quello degli altri. 5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti che sono stati di Gesù Cristo, 6 il quale, benché fosse chiaramente Dio, non si fece forte dei suoi diritti divini. 7 Anzi, rinunciò a tutto, assumendo l'aspetto di uno schiavo e, diventato uomo, 8 abbassò sé stesso e ubbidì fino a morire sulla croce come un criminale. 
  • In che modo questi versetti  ci mostrano la generosità di Gesù?
  • Riesci a pensare a qualcuno nella tua vita che ha rispecchiato questo tipo di generosità verso di te?
  • In che modo puoi crescere nella generosità?
Preghiera

Grazie Padre che mi ami così tanto da essere così generoso con me in Gesù. Possa io avere la medesima mente e il medesimo cuore verso il mio prossimo e verso la mia famiglia. Possa il rubare essere la mia tendenza più remota, perché tu hai fatto l'esatto contrario verso di me: tu mi hai dato tutto ciò di cui ho bisogno e che mi è più importante.  Grazie per tutto ciò  nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 29 aprile 2015

Giorno 52: dobbiamo adorare Dio non il danaro

Cosa dice l'Ottavo Comandamento?

Non rubare.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo prendere soldi o proprietà  degli altri né imbrogliarli, ma dovremmo invece aiutali a incrementare e proteggere ciò che gli appartiene.

Ti ricordi il Primo Comandamento? Era quello che diceva che non dovresti avere altri dei oltre al Dio della Bibbia. Solamente lui è il vero Dio di tutto l'universo, ed egli non avrà rivali.

Perché pensi che Dio abbia scelto di darci questo come Primo Comandamento? Potrebbe essere perché egli conosce che noi siamo propensi a vagare lontano da lui e ad adorare altro oltre che lui. Conosce che i nostri cuori sono piccole fabbriche di idoli davanti ai quali amiamo inginocchiarci. Riesci a pensare quale potrebbe essere qualcuno di questi che potresti avere la tentazione di adorare nella tua vita?

Per molti è il danaro. Se lo adori ma non ne hai, potresti avere la tentazione di rubare per averlo. Se il danaro è il tuo dio, potresti sentirti completamente inutile fino a che non ne hai.

Se la vediamo in questo modo,  rubare è realmente un problema di adorazione. Noi adoriamo la cosa sbagliata.  E se non riusciamo ad avere beni o danaro, facciamo del male agli altri per averli.

Ma la grande notizia è che Dio è sempre pronto a dare se stesso per noi. Egli dice che ama dare il suo Spirito Santo a coloro che glie lo chiedono (vedi Luca 11:11-13). Egli è sempre vicino a coloro che umilmente credono in lui; che sanno che le cose di cui abbiamo maggiormente bisogno non potranno mai esserci tolte. Questa prospettiva ci aiuta a combattere ogni desiderio di rubare.

Leggi Romani 13:9-10

9 Infatti i comandamenti, non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassumono in queste parole: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 10  L'amore non fa del male al prossimo, perciò soddisfa in pieno la legge. 
  • In che modo noi soddisfacciamo la legge?
  • Perché rubare è non amare?
Preghiera

Grazie Padre perché mi ami così tanto da ordinarmi di adorare te e te solo. Sai che il mio cuore è propenso a vagare lontano da te e ad adorare qualsiasi altra cosa oltre a te. Il mio cuore non trova riposo fintanto che non lo trova in te.  Fa che io mi avvicini a te mentre tu ti avvicini a me.  Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 28 aprile 2015

Giorno 51: Dio provvederà ai nostri bisogni

Cosa dice l'Ottavo Comandamento?

Non rubare.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo prendere soldi o proprietà  degli altri né imbrogliarli, ma dovremmo invece aiutali a incrementare e proteggere ciò che gli appartiene.

Molti di noi si svegliano la mattina sapendo che i propri genitori provvederanno ai loro bisogni, e che nella dispensa ci sono biscotti e pane per la colazione. Purtroppo, in alcune parti del mondo ed in alcune famiglie, il cibo è scarso, oppure non ci sono genitori accanto che si prendano cura dei figli. Ma, se hai un genitore con cui stai leggendo queste righe, significa che probabilmente tu sei tra i fortunati (o tra le fortunate) che ne hanno uno che provvede per i tuoi bisogni e che ti da cibo . Dovresti essere riconoscente di questo.

Quando c'è un adulto che ti ama e provvede ai tuoi bisogni, non devi preoccuparti se mangerai o meno a colazione. Allo stesso modo, Dio vuole che ricordiamo che lui è il nostro Padre Celeste e che lui ama provvedere per i suoi figli proprio come i tuoi genitori amano provvedere per te. Egli sarà lì per te e ti darà ciò di cui hai bisogno.

A motivo di questa verità, non dobbiamo rubare per avere quello di cui abbiamo bisogno. Dio provvederà ciò che ci è necessario.Egli ama dare buoni doni ai suoi figli, e dice che se  abbiamo di che sfamarci e di che vestirci dovremmo essere contenti (vedi 1 Timoteo 6:8).

Leggi Matteo 6:25-33

25 Perciò vi consiglio: non siate ansiosi per le necessità della vita come il mangiare, il bere, o cosa indossare. Non vedete che la vita vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli: non seminano, non mietono, né fanno provviste per il futuro, eppure il Padre vostro che è in cielo li nutre. E voi per lui siete di gran lunga più importanti degli uccelli! 27 "Chi di voi, con la sua preoccupazione potrebbe crescere anche soltanto mezzo metro in altezza? 28 "E perché vi preoccupate dei vestiti? Guardate come crescono i gigli nel campo: non lavorano, né si procurano i vestiti, 29 eppure io vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria fu vestito come uno di loro! 30 E se Dio si cura tanto dell'erba, che oggi è nel campo, mentre domani è buttata nel fuoco, non avrà certamente più cura di voi, gente di poca fede? 31 Perciò, non siate in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" 32 Perché sono i pagani che vivono per queste cose, ma il Padre vostro che è nel cielo sa già tutto quello che vi è necessario. 33 "Cercate prima il Regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno aggiunte. 
  • Se hai sentito la tentazione di rubare, pensi che questi versetti possano aiutarti ad allontanarla o a smettere?
  • Perché Dio ci ordina di non essere in ansia?
  • Pensi che Dio conosca i tuoi bisogni?
  • Puoi citare alcuni dei modi con cui Dio ha provveduto per te nel passato?
Preghiera

Grazie Padre per la tua promessa di provvedere ai miei bisogni. Io credo in te. L'evidenza di questo la posso vedere nei miei giorni trascorsi: tu sei stato così fedele da darmi tutto ciò di cui avevo bisogno. Possa il ricordo di  questo essere il carburante per la mia fede.    Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 27 aprile 2015

Giorno 50: Dio è la nostra risorsa nei momenti difficili

Cosa dice l'Ottavo Comandamento?

Non rubare.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo prendere soldi o proprietà  degli altri né imbrogliarli, ma dovremmo invece aiutali a incrementare e proteggere ciò che gli appartiene.

Da dove viene il desiderio di rubare? Hai mai provato l'impulso di rubare qualcosa? Credi che rubare sia sbagliato? Se si, perché è sbagliato?

Talvolta le persone rubano perché sono avide. Talvolta le persone rubano perché sono bisognose. Talvolta le persone rubano per fare del male a qualcun altro. In tutti i casi, rubare fa del male alle persone a cui viene rubato. E fa del male anche alla persona che commette il furto.

In che modo? Colui che ruba crede in una bugia, e credere in una bugia fa del male: la bugia che Dio non provvederà a noi. Il danno è fatto. Dio vuole che non rubiamo perché fa del male agli altri e a noi stessi.

Leggi Efesini 4:28

28 Chi rubava, ora non lo faccia più; usi piuttosto le mani per lavorare onestamente, tanto da poter aiutare anche quelli che ne hanno bisogno.
  • Paolo esorta i suoi ascoltatori ad Efeso di smettere di rubare, e di fare cosa, invece?
  • Perché egli crede che il lavoro sia importante?
  • Conosci qualcuno che si trova nel bisogno e che potresti benedire?
Preghiera

Aiutami Padre a non essere egoista e avido, e avida. Dammi l'energia di lavorare sodo così che possa avere ciò di cui ho bisogno. Possa io non disonorare mai il tuo nome con la maniera in cui uso il danaro o con la maniera in cui rispondo alla mancanza di danaro. Aiutami a confidare in te invece di fare ricorso al furto. Tu mi hai dato ampie ragioni per credere che tu provvederai.  Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

sabato 25 aprile 2015

Giorno 48: Dio vuole che ci doniamo l'uno all'altra

Cosa dice il Settimo Comandamento?

Non commettere adulterio.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi dovremmo condurre una buona e innocente vita sia con le nostre azioni che con le nostre parole, amando e onorando il nostro sposo o la nostra sposa.

Hai mai preso in affitto qualcosa? E' possibile che tu abbia preso in affitto una casa, o una macchina, o una bici durante le ferie, o una barca.

Immancabilmente, tutte le volte che affittiamo qualcosa, il proprietario ci fa firmare un contratto dove ci sono due parti: lui  che cede un bene di valore, noi che promettiamo di curarlo, di fare il nostro meglio perché non si danneggi, e di restituirlo nella medesima condizione in cui lo abbiamo avuto in prestito. Se ciò non avviene, saremo costretti a pagare una penale.

Nel matrimonio possiamo vedere lo stesso concetto portato ai più alti livelli: nel momento che ci sposiamo e firmiamo di fatto un patto davanti a Dio, stiamo promettendo di donarci completamente l'uno all'altra, tanto da non appartenere più a noi stessi, ma al nostro sposo e alla nostra sposa.

Di fatto, il nostro corpo, la nostra mente, tutto il nostro essere non appartengono più a noi stessi nello stesso modo in cui ci sono appartenuti dalla nostra nascita fino a quel momento. E, sottoscrivendo il matrimonio con Dio come nostro testimone e garante,  affermiamo che permetteremo all'altro di decidere sull'uso del nostro essere, sulla sua direzione e sul suo mantenimento.

Dio ha stabilito questo per due motivi: renderci meno egoisti, e renderci più legati:
  • meno egoisti, poiché non dovremo più pensare a curare il nostro essere, ma quello del nostro sposo e della nostra sposa;
  • più legati, perché saremo responsabili non del nostro essere, ma di quello del nostro coniuge, sapendo che se lo danneggiamo dovremo pagare di persona una penale.
Leggi 1 Corinzi 4:7

7 Perché una donna, quando si sposa, non ha più autorità sul proprio corpo, ne diventa padrone il marito; così pure il marito non ha più diritti sul proprio corpo, che appartiene alla moglie.
  • Quali aspetti del tuo essere stenti a cedere al tuo sposo o alla tua sposa (per chi non è sposato: pensa a cosa sarebbe più difficile cedere ad un partner)?
  • Hai mai pensato, quando tratti “male” il tuo corpo o la tua mente, che non stai danneggiando te stesso o te stessa, ma il tuo partner? Dato che questo è un comandamento, cosa devi fare per rimettere a posto la tua vita dinanzi a Dio e al tuo partner?
  • Quale pensi sia la penale da pagare  dinanzi al tuo partner per la violazione di quello che dice Paolo? E quale quella dinanzi a Dio?
Preghiera

Padre, io voglio donarmi completamente al mio sposo, alla mia sposa. Voglio smettere di pensare al mio essere in maniera egoistica, ma legarmi ancora più profondamente alla creatura a cui tu mi hai unito. E mi pento di tutte le volte che ho pensato di appartenete a me stesso, a me stessa. Aiutami, Spirito Santo, a cedermi con gioia e costanza al mio partner. Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 24 aprile 2015

Giorno 47: il matrimonio rispecchia la fedeltà di Dio

Cosa dice il Settimo Comandamento?

Non commettere adulterio.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi dovremmo condurre una buona e innocente vita sia con le nostre azioni che con le nostre parole, amando e onorando il nostro sposo o la nostra sposa.

Dio ha creato il sesso perché sia una cosa stupenda. E' il modo in cui un marito e una moglie si legano a vicenda in una maniera con cui non si legherebbero con nessun altro.  Questo tipo di intimità fisica dovrebbe essere condivisa solo tra uno sposo e una sposa. E' un modo per affermare:  “Io sono tuo e tu sei mia: io voglio darmi a te in maniera totale, compreso il mio corpo.”.

Riesci a capire perché il più grande atto di tradimento sarebbe quello di fare sesso con qualcun altro o qualcun' altra oltre alla tua sposa o al tuo sposo? Riesci  a capire perché sarebbe così dannoso?

Nel senso più vero della parola, il sesso tra un marito e una moglie è sacro. Non è nato per essere usato in nessun altro tipo di relazione umana; è messo da parte solo per il matrimonio.

Nell'Antico Testamento il popolo di Dio era ripetutamente infedele al Creatore; cercava di avere un rapporto speciale allo stesso tempo con lui e con molti altri dei (che noi sappiamo essere falsi).

Ma Dio rimase fedele al suo popolo; la sua misericordia trionfò sopra la loro infedeltà. Dio vuole che il suo popolo rispecchi nel matrimonio la sua fedeltà verso gli altri.

Leggi 1 Tessalonicesi 4:3-8

3 Dio vuole che siate puri e non abbiate niente a che fare con i peccati sessuali. 4  Ciascuno di voi sappia vivere con la propria moglie in santità e rispetto, 5  senza abbandonarsi all'impeto delle passioni, come fanno i pagani, che non conoscono Dio. 6  E che nessuno approfitti del proprio fratello, né lo sfrutti negli affari, perché, come vi ho già detto e ridetto, il Signore punirà chi farà queste azioni. 7  Dio non ci ha chiamati a vivere nell'immoralità, ma ad una vita santa e pura. 8  Perciò, chi rifiuta non disprezza un uomo, ma Dio stesso che vi ha dato il suo Spirito Santo.
  • Qual'è il volere di Dio per noi (versetto 3)?
  • Hai notato come Paolo usi un linguaggio colloquiale in questi versetti? In che modo dovrebbe farci riflettere sulla maniera  in cui la pensiamo circa i peccati sessuali (versetto 5)?
  • Se noi ignoriamo  questo comandamento e pecchiamo contro i nostri fratelli e le nostre sorelle, contro chi stiamo peccando in definitiva (versetto 8)?
Preghiera

Padre, io voglio essere fedele a te e al mio sposo,e alla mia sposa nel matrimonio. Aiutami a fare si che l'amore per il mio coniuge sia basato sul tuo amore il quale non fallisce mai . Possa io mostrare al mondo infedele la bellezza di questo sacro amore. Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 23 aprile 2015

Giorno 46: il matrimonio sono le pareti dove far ardere il vero amore


Cosa dice il Settimo Comandamento?

Non commettere adulterio.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi dovremmo condurre una buona e innocente vita sia con le nostre azioni che con le nostre parole, amando e onorando il nostro sposo o la nostra sposa.

Hai un caminetto a casa tua? Se non ce l'hai, probabilmente conosci qualcuno che ne ha uno, oppure lo hai visto  in qualche film. Le pareti del caminetto assicurano a chi si scalda protezione dalla fiamma diretta: talvolta si pone anche uno schermo di metallo forato nella parte anteriore per impedire che  le scintille possano propagarsi all'esterno.

Cosa accadrebbe se accendessimo il fuoco al centro della cucina? Potremmo bruciare l'intera casa! Perché accendere un fuoco dentro un caminetto va bene e al centro della cucina no?

E' perché il caminetto assicura le giuste pareti e il giusto schermo perché il fuoco possa ardere indisturbato e al sicuro. Il pavimento della cucina non ha mura di mattoni, né una canna fumaria, né uno schermo per le scintille.

Dio ha creato il sesso per essere come un fuoco in un caminetto: è stato studiato per stare all'interno delle pareti di un matrimonio tra un uomo e una donna per tutta la vita. Se provi di portare il sesso fuori dai suoi limiti stabiliti, correrai il rischio di dover fare i conti con un qualche danno notevolissimo provocato dal suo fuoco.

Dio ci dice di non allontanarci da questo comandamento. Egli ci ama così tanto da non lasciarci fare un disastro con le nostre vite.

Leggi Genesi 2:21-25

21  Allora Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui e richiuse la carne al posto d’essa. 22 Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo. 23 L’uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo». 24 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne. 25 L’uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna.
  • Chi è l'autore del matrimonio tra Adamo ed Eva?
  • Quali pareti ha creato Dio per il matrimonio secondo questo testo?
  • In che modo possiamo sapere che Dio approvava questa relazione?
Preghiera

Padre, io vivo in un mondo permeato dai peccati sessuali, sia fuori che dentro le chiese. Tu hai promesso di dare lo Spirito Santo a coloro che avessero creduto in te e che ti avessero seguito. Ti ringrazio che ci hai provveduto delle pareti per proteggere una cosa  preziosa come il matrimonio. Fa che il tuo Spirito possa riempirmi  così da compiacere te attraverso la purezza del mio comportamento nel matrimonio. Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 22 aprile 2015

Giorno 45: matrimonio significa mantenere le promesse

Cosa dice il Settimo Comandamento?

Non commettere adulterio.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi dovremmo condurre una buona e innocente vita sia con le nostre azioni che con le nostre parole, amando e onorando il nostro sposo o la nostra sposa.

Hai mai partecipato ad una cerimonia nuziale? Se si, cosa è che ricordi di più? La musica, i fiori, gli abiti eleganti, le foto, o i regali?

Questo è tutto ciò che di bello accade in una cerimonia; ma pensi sia questo lo scopo più grande di un matrimonio?

Il suo scopo è che un uomo e una donna stiano di fronte a Dio e a tutti i loro familiari ed amici per promettersi pubblicamente di essere fedeli l'uno all'altra per tutta la vita. La coppia sposata entra in quello che è chiamato un “patto”. Ricordi cosa è? Un patto è un impegno tra due parti basato su una relazione d'amore.

Una delle cose orribili circa l'adulterio è che esso tradisce tutte le promesse fatte il giorno del matrimonio. Se lo commetti, fai di te stesso  un bugiardo, fai di te stessa una bugiarda.

Satana è il padre delle bugie; gli piace quando siamo bugiardi. La ragione per cui ci ama così è perché la bugia distrugge le relazioni che Dio ha creato per essere stupende, specialmente quelle nel matrimonio. E questa è la ragione perché Dio vuole che rimaniamo fedeli al patto che abbiamo fatto con il nostro sposo o la nostra sposa.

Leggi Giovanni 8:2-11

2 Il giorno dopo, di buon'ora, tornò di nuovo nel tempio dove tutto il popolo si strinse intorno a lui che, dopo essersi seduto, cominciò ad insegnare. 3 Mentre stava parlando, i dottori della legge e i Farisei portarono una donna sorpresa in flagrante adulterio, e la misero bene in vista davanti alla folla. 4 "Maestro", dissero a Gesù, "questa donna è stata sorpresa mentre tradiva suo marito. 5 Nella legge, Mosè ci ordinò di uccidere questi tipi a sassate... Tu che ne dici?" 6 Così dicendo, cercavano di tendergli una trappola per fargli dire qualcosa di compromettente per poterlo accusare. Ma Gesù si chinò e cominciò a scrivere col dito per terra. 7 Dopo un po', poiché quelli insistevano per aver una risposta, si alzò e disse: "Quello che fra voi è senza peccato, scagli la prima pietra!" 8 Poi si chinò di nuovo e continuò a scrivere a terra. 9 A queste parole, uno alla volta, cominciando dai più anziani, se ne andarono tutti via, finché non rimase soltanto Gesù con la donna, là in mezzo. 10 Allora Gesù si rialzò e le chiese: "Dove sono tutti quelli che ti accusavano? Neppure uno di loro ti ha condannata?" 11 "Nessuno, Signore", mormorò la donna.E Gesù disse: "Neppure io ti condanno. Va' e non peccare più". 
  • In che modo Gesù tratta la donna adultera?
  • Dice forse Gesù che il suo non è un peccato così grave?
  • In che modo l'adultera può essere perdonata?
Preghiera

Padre, senza il tuo perdono io sarei perduto, io sarei perduta senza alcuna speranza. Aiutami ad essere fedele alla tua Parola. Ma quando cado, ricordami della tua vita, morte e risurrezione la quale mi da una nuova vita.  Mostrami che non devo vivere come uno schiavo, come una schiava del peccato, ma piuttosto che posso essere riempito, che posso essere riempita dalla gioia di seguire te. Proteggimi dal nemico che ama di mentire a tutti noi. Riempimi del tuo Spirito e tienimi vicino, tienimi vicina a te. Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 21 aprile 2015

Giorno 44: il matrimonio significa essere uniti

Cosa dice il Settimo Comandamento?

Non commettere adulterio.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi dovremmo condurre una buona e innocente vita sia con le nostre azioni che con le nostre parole, amando e onorando il nostro sposo o la nostra sposa.

Quando un uomo e una donna si sposano, essi divengono una sola persona. Cosa significa questo? Significa che, anche se sono ancora due persone distinte, esse sono state unite in un modo così profondo che Dio li vede, in un certo senso, come una sola persona. Essi sono stati uniti  a livello legale, finanziario, emozionale, fisico e spirituale.

Una coppia sposata non ha due differenti conti bancari: ne ha uno.
Una coppia sposata non ha due differenti cognomi: ne ha uno.
Una coppia sposata non ha alcun segreto: essi si conoscono l'uno l'altra nella maniera più profonda possibile.
Una coppia sposata non dorme in letti separati: condivide lo stesso letto.
Una coppia sposata non prega ognuno per conto suo: va da Dio assieme in preghiera.

Questi sono solo alcuni esempi di come è (o di come dovrebbe essere) una coppia unita in una sola persona.

Puoi immaginare quanto ferirebbe se una moglie decidesse di condividere il danaro con un uomo che non è il proprio marito? Immagina di di prendere una maglietta e di strappare la parte davanti e quella dietro. Vorresti portarla ancora? Di sicuro no; è stata fatta per essere un unico pezzo di stoffa, non due o più.

Questo è il motivo per cui Dio comanda al suo popolo di non commettere adulterio. Esso crea problemi nel matrimonio che sono molto difficili da  togliere. Non si dovrebbe prendere qualcosa che è stato studiato per essere unito e dividerlo facendolo a pezzi.

Leggi Marco 10:6-9

6 Ma fin dalla creazione, Dio fece il maschio e la femmina; 7 perciò l'uomo deve lasciare suo padre e sua madre, 8 per unirsi alla moglie in una unione così profonda che non saranno più due, ma una cosa sola. 9 Perciò l'uomo non deve separare ciò che Dio ha unito.  
  • Da chi è stato creato in origine il matrimonio?
  • Sulla base di questo testo, perché marito e moglie dovrebbero stare assieme?
Preghiera

Padre, possa il mio matrimonio mostrare una fedeltà reciproca che somigli alla tua fedeltà verso di me. Dammi la forza di combattere il peccato quando sono tentato di non agire in questo modo nel mio matrimonio, Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 20 aprile 2015

Giorno 43: il matrimonio è l'immagine dell'amore di Gesù

Cosa dice il Settimo Comandamento?

Non commettere adulterio.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi dovremmo condurre una buona e innocente vita sia con le nostre azioni che con le nostre parole, amando e onorando il nostro sposo o la nostra sposa.

Sai che cosa è il matrimonio, e perché Dio lo ha creato? Uomini e donne si sposano semplicemente perché sembra divertente l'idea di vivere assieme per il resto delle loro vite?

La compagnia è una parte molto importante del matrimonio, ma sappiamo che Dio lo ha inteso come un simbolo dell'amore e della fedeltà che Gesù ha per il suo popolo, la chiesa. Così il matrimonio non riguarda tanto noi ma piuttosto lui.

Questo è il perché Dio comanda di non commettere adulterio; l'adulterio è lasciare il tuo rapporto speciale con il tuo sposo o la tua sposa provando ad avere il medesimo rapporto speciale con un'altra persona.

E' questo il modo con cui Gesù tratta la chiesa? Certamente no. Egli ha un amore appassionato solamente per il suo popolo; il suo Spirito non lo abbandona e non lo dimentica mai. Noi siamo chiamati a riflettere questo tipo di impegno nel nostro matrimonio.

Leggi Efesini 5:22-27

22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come se lo foste al Signore, 23 perché il marito è capo della moglie come Cristo è il capo della chiesa che è il suo corpo e di cui è anche il Salvatore. 24 Le mogli dunque, hanno il compito di ubbidire ai loro mariti in ogni cosa, proprio come la chiesa ubbidisce a Cristo. 25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa fino al punto di sacrificare la sua stessa vita per lei, 26 per purificarla, lavandola con acqua e con la parola di Dio, 27 con lo scopo di farla comparire gloriosa alla sua presenza, senza macchia, né ruga o altre cose del genere, ma santa e senza difetti. 
  • In che modo le mogli debbono assomigliare alla chiesa?
  • In che modo i mariti debbono assomigliare a Gesù?
  • In che modo Gesù mostra la sua fedeltà alla chiesa?
  • Perché l'adulterio è un peccato così grande?
Preghiera

Grazie Padre, per avermi dato una illustrazione così stupenda di come è il tuo amore per la chiesa.  Aiutami a mostrare questo tipo di amore nel mio matrimonio, e a fare si che la tua fedeltà sia la mia fedeltà. Insegnami come marito a sacrificare la mia vita per mia moglie come ha fatto Gesù per la sua sposa, la chiesa. Insegnami come moglie a d obbedire con gioia all'amorevole guida di mio marito come la chiesa obbedisce al suo sposo, Gesù. Tutto questo lo prego nel suo prezioso nome. Amen.

(MD)

sabato 18 aprile 2015

Giorno 41: il ladro ruba la vita, Gesù la dona

Cosa dice il Sesto Comandamento?

Non uccidere.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ferire o fare del male agli altri, ma dovremmo invece aiutarli come degli amici farebbero.

Ti è mai capitato di subire un furto nella tua abitazione? Spero di no, ma se ti è capitato, ricorderai di sicuro due cose: l'aspetto della tua casa dopo il furto, e la sensazione provata nel vederla.

Dopo un furto, la tua casa è tutta “sotto sopra”: i cassetti sono stati “girati” per vedere cosa ci fosse in fondo, le tasche delle giacche e dei cappotti, “rivoltate” per vedere se avevi nascosto qualcosa là dentro. E la sensazione che di sicuro ricordi, è quella della tua intimità violata da qualcuno che non aveva il diritto di farlo e che voleva il tuo male, voleva farti soffrire.

Satana da sempre è abituato a mettere “sotto sopra” l'ordine delle cose stabilite da Dio, a “rigirarle” per togliere da dentro il tesoro nascosto lì da un Padre amorevole. Satana è un “ladro”, perché vuole rubare la tua intimità con Dio. L'assassinio, l'aborto, l'eutanasia rubano non solo una vita dall'essere vissuta come è nei piani di Dio, ma rubano anche la tua intimità, il tuo affidarsi alla somma logica e al sommo amore di Dio.

Leggi Giovanni 10:9-10

9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. 10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. 
  • Di quale ladro sta parlando Gesù, secondo te ?
  • Come si comporta il ladro verso gli altri?
  • Come si comporta Gesù, invece?
  • In che modo puoi ottenere la vita abbondante di cui parla Gesù?
Preghiera

Grazie Padre ,per la porta aperta che hai posto sul mio cammino attraverso Gesù. Grazie che tu mi hai amato così tanto da promettere attraverso Gesù una vita completamente nuova. Attraverso quella porta io voglio passare per ottenere ciò che il ladro non potrà mai più rubarmi. Nel nome prezioso di Gesù io prego. Amen.

(MDM)

venerdì 17 aprile 2015

Giorno 40: anche le parole possono uccidere

Cosa dice il Sesto Comandamento?

Non uccidere.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ferire o fare del male agli altri, ma dovremmo invece aiutarli come degli amici farebbero.

Gesù un giorno, mentre stava camminando con i suoi amici più stretti, iniziò ad insegnare su come Dio voglia che noi viviamo come suoi figli. Parlò di molte cose, tipo come dovremmo vivere con i non credenti, come fidarsi di lui quando siamo nel bisogno, come trattare i nostri nemici, e molte altre cose meravigliose.

Gesù parlò anche degli assassini e disse qualcosa che era abbastanza scioccante: assassinio non è solamente uccidere una persona fisicamente, ma può essere anche profferire parole che feriscono l'altro. Gesù ampliò la definizione di “uccidere” così che ognuno potesse essere colpevole e nessuno potesse sentirsi più giusto dell'altro.

Leggi Matteo 5:21-22

21 Voi avete sentito ciò che fu detto ai nostri padri: "Non uccidere, chi uccide dovrà essere giudicato". 22 Io vi dico che basta arrabbiarsi contro il proprio fratello per dover essere giudicato! Così chi gli dà dello "stupido", rischia di essere trascinato in tribunale, e chi lo chiama deficiente corre il rischio di finire nel fuoco dell'inferno. 
  • Che cosa pensi di questo versetto?
  • Se questa è la definizione di assassinio, allora chi sono gli assassini?
  •  Quand'è che hai detto qualcosa di offensivo a qualcun altro?
  • In che modo possono salvarsi gli assassini?
Preghiera

Grazie Padre , che tu puoi salvare persino assassini come me. Senza la tua grazia e la tua misericordia ognuno di noi sarebbe condannato all'Inferno. Grazie Gesù! Grazie per avermi salvato dal mio peccato! Grazie per la mia nuova vita in te! Nel tuo nome io prego. Amen.

(MD)

giovedì 16 aprile 2015

Giorno 39: Dio può perdonare anche un assassino

Cosa dice il Sesto Comandamento?

Non uccidere.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ferire o fare del male agli altri, ma dovremmo invece aiutarli come degli amici farebbero.

Lo sai che alcuni “uomini di Dio” hanno commesso omicidi? La storia della Bibbia è una storia di redenzione, e l'amorevole mano redentrice di Dio può raggiungere persino gli assassini.

Pensa a questi esempi:
  • Mosè aveva visto qualcuno che stava usando violenza contro uno della sua gente e, in un accesso di rabbia, lo uccise;
  • il re Davide desiderava avere per se la moglie di un'altro. Egli abusò del suo potere e fece si che il marito di quella donna venisse ucciso;
  • l'apostolo Paolo, prima di divenire cristiano, era solito partecipare all'uccisione dei cristiani.
Tutti questi uomini soffrirono per la loro decisione di infrangere questo comandamento. Ogni volta che scegliamo di andare contro il volere di Dio, noi scegliamo di ricercare un percorso doloroso che non vale la pena di percorrere.

Tuttavia, non è un gran conforto sapere che Dio usa comunque le persone più difficili per la sua gloria? Egli può anche usare qualcuno che fa qualcosa di così atroce come l'assassinio.

Leggi 1 Timoteo 1:15

15  Ecco un detto sicuro, degno di essere accettato con piena fiducia: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, fra i quali io ho il primo posto.

  • Perché pensi che Paolo parlasse di se come come il primo, se non il principale, dei peccatori?
  • Perché  Gesù è venuto in questo mondo? 
  • Se Dio può salvare gli assassini in Gesù, pensi possa salvare anche te?
Preghiera

Grazie Padre , che la tua mano di grazia non è lontana da coloro che si pentono dai propri peccati, anche da quelli più orribili come l'assassinio. Sono sbalordito da questa stupenda grazia che è capace di cambiarmi realmente. Aiutami ad estendere il tuo amore radicale ad altri che ne hanno bisogno. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 15 aprile 2015

Giorno 38: la vendetta spetta a Dio, non a me

Cosa dice il Sesto Comandamento?

Non uccidere.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ferire o fare del male agli altri, ma dovremmo invece aiutarli come degli amici farebbero.

Fintanto che il servizio di leva è stato obbligatorio in Italia, i ragazzi hanno continuato a farsi scherzi tremendi nelle camerate, come il “gavettone”, ovvero un secchio d'acqua gelata in testa, o “il dentifricio”, ovvero mettere sul cuscino un bel po' di dentifricio mentre l'altro dorme così che la mattina seguente il malcapitato si sarebbe trovato con i capelli completamente impastati. Ed era normale “vendicarsi” con scherzi simili la sera seguente sul burlone di turno.

Ma la “vendetta” ha ben altri aspetti, assolutamente meno divertenti e scherzosi. Basti pensare a quello che accade in alcune città, dove famiglie sono in lotta da anni, addirittura da secoli, contro altre famiglie, recando ferimenti ed uccisioni: sono quelle che chiamiamo “faide”. Vedi come la “vendetta” crea un circolo vizioso da cui è difficile se non impossibile uscire?

Dio, tuttavia, ha come sempre una soluzione migliore.

Leggi Romani 12:17-21

17 Non ripagate il male col male, ma pensate prima di agire in modo che ciò che fate possa essere giudicato onorevole da tutti. 18  Per quanto dipende da voi vivete in pace con tutti. 19  Cari fratelli, non vendicatevi. Lasciate agire l'ira di Dio, perché sta scritto: "A me la vendetta, io darò la punizione a chi se la merita". 20  Al contrario: "Dai da mangiare al tuo nemico se ha fame e se ha sete, dagli da bere; così facendo lo farai sentire colpevole e arrossire di vergogna". 21  Non lasciatevi vincere dal male, ma vincete il male con il bene.
  • In che modo Paolo ci dice di trattare chi si comporta male verso di noi?
  • Perché  le vendetta non è “affar nostro”? Dio si occuperà di essa, secondo Paolo? 
  • Con quale strumento dobbiamo vincere il male?
Preghiera

Padre , aiutami ad fidarmi di te quando mi sento trattato (o trattata) male. Dammi la potenza di amare i miei nemici come tu hai amato me quando ti ero nemico (o nemica). Perdona Padre i miei nemici, perché essi non sanno quello che fanno. Puoi tu salvarli e farli pentire dai loro peccati? Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

martedì 14 aprile 2015

Giorno 37: Dio provvederà per me, non io

Cosa dice il Sesto Comandamento?

Non uccidere.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ferire o fare del male agli altri, ma dovremmo invece aiutarli come degli amici farebbero.

Purtroppo, accadono in continuo uccisioni nel mondo. Esse creano un enorme senso di perdita nelle persone che amano le vittime, mentre i colpevoli finiscono di solito o col vivere una vita nella paura di essere presi, oppure finiscono in carcere per il resto dei loro giorni.

Quelli che uccidono di solito sono persone che sentono di non poter ottenere quello che vogliono, e fanno qualsiasi cosa per ottenerlo. Alcuni di loro amano le droghe; è tutto ciò che vogliono. Se debbono uccidere per ottenere la droga, lo faranno. Se debbono uccidere per acquistare o conservare il potere, lo faranno. Alcuni vogliono essere rispettati: lo esigono. Se non possono avere quel rispetto, uccideranno coloro dai quali si sentono meno rispettati.

Le uccisioni accadono perché non ci fidiamo di Dio; se desideriamo qualcosa, Dio vuole che noi glie la chiediamo. Non vuole che proviamo a controllare la situazione, non vuole che proviamo qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che vogliamo.  E' Dio che provvederà. Ci credi? Se realmente ci credi, allora non devi essere violento (o violenta) per avere ciò che desideri. Puoi “uccidere” gli altri in molti modi, se persegui i tuoi desideri da solo (o da sola)

Leggi Giacomo 4:1-3

 1 Da dove nascono le liti e i bisticci che ci sono tra voi? Non sono forse la conseguenza delle passioni che lottano nei vostri cuori? 2  Pieni di voglie che non riuscite a soddisfare, siete pronti ad uccidere pur di avere ciò che volete. Invidiosi, incapaci di soddisfare i vostri desideri, voi litigate e vi fate la guerra; eppure non ottenete niente, perché non pregate. 3  E quando pregate, lo stesso non ricevete, perché le vostre intenzioni non sono buone: voi chiedete per poter soddisfare i vostri piaceri. 

(Nota per i genitori: alcune di queste domande possono essere difficili da rispondere per bambini in quanto non ancora sviluppati a livello emotivo, ma possono essere usate lo stesso dicendo loro quale è la vostra risposta ed insegnando loro il tipo di ragionamento che ci spinge a rispondere in quel modo).
  • Che cosa è che provoca liti e bisticci tra di noi?
  • Ci sono desideri nella tua vita che sono fuori controllo perché non pensi di poter ottenere ciò che vuoi, o ciò di cui hai bisogno, o ciò che desideri? In che modo potresti chiedere a Dio di intervenire per quelle cose che desideri?
  • Molti non sentono il desiderio di essere violenti, perfino uccidere per ottenere ciò che desiderano, ma possono essere tentati di peccare contro le persone in altri modi solo perché esse si frappongono sulla strada per ottenere ciò che desiderano. In che modo possiamo pentirci di questo? (Forse il tuo capo al lavoro è irrispettoso nei tuoi confronti, così tu sparli di lui. Forse non hai sufficiente danaro, così  tu sei tentato di essere impaziente con i tuoi figli a causa dello stress, ecc.)
Preghiera

Padre  fa che i tuoi desideri siano i miei. Aiutami ad allineare i miei desideri con i tuoi così che possa fidarmi di te, non di me stesso. Io voglio amare il mio prossimo come me stesso .  Allontanami dall'offendere gli altri quando penso che si mettono di mezzo sulla strada che porta a ciò che voglio. Sei tu che provvedi a tutto per me. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 13 aprile 2015

Giorno 36: noi siamo l'immagine di Dio

Cosa dice il Sesto Comandamento?

Non uccidere.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ferire o fare del male agli altri, ma dovremmo invece aiutarli come degli amici farebbero.

Sai cosa è una immagine? Puoi descriverla con parole tue? Una immagine è la rappresentazione visiva di qualcosa (una foto, ad esempio). Se tu dovessi scattare una foto della tua casa, questa sarebbe “l'immagine” della tua casa. Potresti guardarla per sapere come appare; non potresti vederla tutta, ma potresti avere una buona idea di come è.

Dio dice che siamo fatti a sua immagine; gli esseri umani sono diversi da tutte le altre creature perché egli dice che sono una sua immagine. Per questo noi abbiamo più valore ai suoi occhi rispetto a tutto il resto del creato. Questo non significa che il resto non abbia valore; ma gli esseri umani riflettono semplicemente più degli altri l'immagine di Dio e sono perciò la sua creazione più elevata.

Dio ci valuta grandemente! Egli ha provato un grande piacere nel darci la vita. Per questo Dio ci dice di non uccidere; la vita umana è preziosa e noi non abbiamo il diritto di portarla via perché non è nostro diritto di prenderla. Non siamo noi a possederla: Dio è il possessore di tutte le vite dato che è il datore di tutte le vite. Non è un affare che ci riguardi.

Leggi Genesi 1:26-28

26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra».
  • A immagine di chiamo stati creati?
  • In che modo questo testo ci mostra che siamo la forma più alta della creazione di Dio?
  • Perché Dio vuole che portiamo frutto e ci moltiplichiamo?
  • In che modo tutto questo si collega al comandamento di non uccidere?
Preghiera

Grazie Padre che ci hai dato il dono della vita, una vita che riflette chi tu sei. E' un onore ed un privilegio: fa che possa onorarla apprezzandola e riconoscendo il valore che hanno gli altri. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

sabato 4 aprile 2015

Giorno 34: un leader che sappia condurre come Dio vuole

Cosa dice il Quinto Comandamento?

Onora tuo padre e tua madre.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ignorare o far arrabbiare i nostri genitori, ma dovremmo amarli, onorarli, obbedirgli e stimarli.

Sai cosa significhi la parola “leader”? La usiamo molto nella nostra società moderna, ed è un termine inglese che proviene dalla parola “lead”, che vuol dire “guinzaglio”. Il “lead” era la corda che anticamente veniva usata dagli allevatori per condurre i buoi al riparo nella stalla. E' diventata il simbolo di colui che guida la gente per il loro bene.

Onorare il padre e la madre è anche seguirli, poiché essi sono i leader della nostra famiglia. Ed essere leader della propria famiglia significa guidare i propri figli per il loro bene.

Un “lead” troppo stretto soffoca chi lo porta, uno troppo largo lo fa fuggire; un “lead” troppo teso graffia il collo, uno troppo lento non fornisce alcuna direzione; ci deve essere un giusto equilibrio tra la larghezza del "lead" e la tensione per poter guidare con amore ed essere effettivi. Di pari, lottare contro esso strappando e tirando renderà faticoso il compito del leader, e rovinerà il collo di chi lo porta.

Leggi Luca 10:22

22 Tutte le cose mi sono state affidate da mio Padre e nessuno conosce chi è il Figlio, se non il Padre. Allo stesso modo, nessuno conosce il Padre, eccetto il Figlio e quelli cui il Figlio desidera rivelarlo.
  • Gesù è il modello perfetto di onore al padre. Cosa dice questo versetto rispetto al rapporto che c'é tra Gesù e il Padre?
  • Figli, potete dire di conoscere bene i vostri genitori? Se si, quali sono gli aspetti che amate di loro?
  • Genitori, sapete guidare dando il meglio di voi ai vostri figli? Ci sono aspetti che dovreste rivedere circa la larghezza o la tensione del vostro “lead”?
Preghiera

Grazie Padre per il modello perfetto di obbedienza, sottomissione e onore che è in Gesù. Grazie che tu sei un leader che vuole il meglio per i suoi figli. Grazie per il dono di Gesù che mi ha permesso di conoscere il tuo carattere. Fa che io possa essere guidato (o se sono genitore, guidare) mantenendo la giusta tensione della corda che mi conduce alle cose buone e onorevoli, aiutando chi mi guida (o, se sono genitore, aiutando chi mi segue) verso l'obbedienza a te, e alle tue leggi. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 3 aprile 2015

Giorno 33: la Parola di Dio è un filtro per parlare in famiglia

Cosa dice il Quinto Comandamento?

Onora tuo padre e tua madre.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ignorare o far arrabbiare i nostri genitori, ma dovremmo amarli, onorarli, obbedirgli e stimarli.

Sai cosa è un filtro? Un filtro è qualcosa che impedisce alla sporcizia di finire dove tu non vuoi. Per esempio, se hai dei condizionatori nella tua casa, questi hanno un filtro che impedisce alla povere e a quant'altro di spargersi per tutta casa.

Un filtro lascia passare le cose buone, e tiene alla lontana le cattive. Qualche volta avremmo bisogno di un filtro sulla nostra bocca; la gran parte dei conflitti in famiglia avvengono a motivo della maniera in cui  usiamo le parole. Infatti uno dei modi più comuni con cui i figli disonorano i genitori è il loro modo di parlargli. Non sarebbe bello avere un filtro per le nostre parole?

Dio ci ha dato grandi passi nella Bibbia che possono servire come filtro alle nostre bocche se li teniamo a mente e possono prevenire i conflitti in famiglia.

Leggi Efesini 4:29

29 Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l’ascolta. 
  • Quale sarebbe un modo in cui potreste incoraggiarvi a vicenda con le parole nella tua famiglia in questo momento ?
  • Il versetto parla dei nostri bisogni. Conosci quali bisogni hanno in questo momento i tuoi genitori così che tu possa incoraggiarli? Genitori, conoscete quelli dei vostri figli per potergli parlare incoraggiandoli?
Preghiera

Grazie Padre che tu non hai mai pronunciato una singola parola sgarbata verso di me, e che attraverso Gesù io posso ascoltare le parole di elogio  che tu hai per me. Fa che possa riflettere questa verità attraverso il modo con cui ci parliamo in famiglia. Possano i figli amare i loro genitori attraverso l'onore che gli mostrano, e possano i genitori amare i propri figli attraverso  parole di lode, affermazione ed istruzione Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 2 aprile 2015

Giorno 32: c'è benedizione nell'ascoltare Dio e i tuoi genitori

Cosa dice il Quinto Comandamento?

Onora tuo padre e tua madre.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ignorare o far arrabbiare i nostri genitori, ma dovremmo amarli, onorarli, obbedirgli e stimarli.

Pensi sia possibile onorare qualcuno semplicemente ignorandolo? Certamente no. Questi dimostra che quasi sempre l'onorare è legato all'ascoltare. Quando non ascoltiamo Dio o i nostri genitori stiamo comunicando che ciò che dicono non ha alcun valore per noi.

Non ti fa sentire bene quando qualcuno ti ascolta attentamente? Ed è vero anche l'opposto; quando le persone ci ignorano ci sentiamo sminuiti. La stessa cosa accade per Dio e per i nostri genitori.

Leggi  Giacomo 1:19

19 Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira. 
  • In che modo ti devi pentire per non aver ascoltato?
  • Ci sono modi in cui non sei stato lento (o lenta) a parlare?
  • Puoi identificare un momento nella tua vita in cui hai ascoltato per bene i tuoi genitori, e questo è risultata una benedizione? (Genitori, se i vostri figli non ne ricordano alcuno, aiutateli a ricordarli).
Preghiera

Aiutami Padre ad ascoltare per bene ai miei familiari,. Possa essere il mio modo di parlare e di agire un riflesso dell'amore per l'ascolto. Spazza via tutti gli atteggiamenti  di difesa dal mio cuore perché so che io sono al sicuro con te. Aiutami ad ascoltare per bene a te ed ai miei genitori. Che io possa onorare te e loro. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 1 aprile 2015

Giorno 31: i tuoi genitori non sono perfetti, ma Dio lo è

Cosa dice il Quinto Comandamento?

Onora tuo padre e tua madre.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ignorare o far arrabbiare i nostri genitori, ma dovremmo amarli, onorarli, obbedirgli e stimarli.

I tuoi genitori non sono perfetti, e lo sanno. Questo non significa che non dovresti onorarli o ascoltarli; significa solo che essi hanno bisogno di pentirsi dai loro peccati proprio come ciascun altro.

Uno dei modi con cui una famiglia può essere distrutta è il non pentirsi a vicenda. Il pentimento è uno dei principali modi che dimostra la nostra vera appartenenza a Cristo. Nel pentimento noi mostriamo che siamo dispiaciuti per i nostri peccati, che siamo desiderosi di cambiare il nostro comportamento, che poniamo la nostra fede nel provvedimento di Gesù per i nostri peccati attraverso la sua vita, la sua morte e la sua resurrezione; e, attraverso la potenza dello Spirito Santo, noi spezziamo le catene di quel peccato.

I tuoi genitori hanno bisogno di farlo quando peccano contro di te; e una delle maniere in cui tu puoi onorarli è di perdonarli dei peccati che hanno commesso contro di te. Forse hanno alzato la voce quando non avrebbero dovuto, forse ti hanno ignorato quando ti serviva qualcosa, o forse ti hanno punito con una rabbia ingiustificata.

Se i tuoi genitori sono credenti, si pentiranno; e Dio ti ama quando li onori perdonandoli. Sono queste le cose che alimentano un legame d'amore tra te e loro che sarà difficile da spezzare.

Leggi  Efesini 6:4

4 E voi genitori, non esasperate i vostri figli; allevateli piuttosto con la disciplina e l'insegnamento che vengono dal Signore. 
  • Genitori, in che modo dovete pentirvi verso i vostro figli? Ci sono modi con cui li avete esasperati? Domandatelo a loro adesso.
  • Figli, in che modo il perdono potrebbe essere una maniera per onorare i vostri genitori?
Preghiera

Grazie Padre che hai promesso di perdonarmi quando mi pento dei miei peccati a motivo della vita, della morte e della resurrezione di Gesù. Grazie che lui mi copre e tu mi unisci a lui attraverso la grazia. Ogni cosa che è vera per lui lo è parimenti per me. Fa che io possa gioire di questa verità, e che possa il perdono estendersi  nella mia famiglia quando pecchiamo l'uno contro l'altro. Attraverso la potenza dello Spirito Santo, rendici consapevoli che abbiamo bisogno di pentirci, e rendici vogliosi di farlo. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 31 marzo 2015

Giorno 30: i tuoi genitori sono la fonte dell'esperienza

Cosa dice il Quinto Comandamento?

Onora tuo padre e tua madre.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ignorare o far arrabbiare i nostri genitori, ma dovremmo amarli, onorarli, obbedirgli e stimarli.

Più a lungo vivi, più hai esperienza della vita. Se hai dodici anni, probabilmente hai esperienza dell'andare a scuola, del fare amicizie, dell'usare i soldi per comprarti qualcosa che ti piace e dell'imparare a nuotare o ad andare in bici. Se hai un fratellino o una sorellina di diciotto mesi, è chiaro che tu hai più esperienza di vita di lui o di lei. Questo è logico; la tua sorellina o il tuo fratellino non hanno la minima idea di come andare in bici, o a scuola, o neppure di come allacciarsi le scarpe!

Per cui, se la tua esperienza di vita di dodicenne ti da più saggezza del tuo fratellino o della tua sorellina, pensi che questo possa essere simile alla situazione che c'è tra te e i tuoi genitori?

Il punto è questo: i tuoi genitori hanno avuto la tua età, ma tu non hai avuto la loro. Qualche volta pensiamo di sapere di più dei nostri genitori (e quando loro avevano la tua età probabilmente la pensavano allo stesso modo), ma è importante ricordare che l'esperienza della vita porta saggezza.

Visto che i tuoi genitori sanno cosa significhi avere la tua età e tu non sai cosa significhi avere la loro, sarebbe saggio ascoltare le loro parole. Questa è la maniera migliore per onorarli.

Leggi  Proverbi 13:1

1 Il figlio saggio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri. 
  • In che modo i tuoi genitori hanno più esperienza di te?
  • In che modo la disciplina dei tuoi genitori è stata una benedizione per te?
  • Genitori, condividete una storia di come voi avete visto le benedizioni di Proverbi 13:1 nella vostra vita da giovani. Quale saggezza vi hanno impartito i vostri genitori? In che modo potete impartire saggezza ai vostri figli?
Preghiera

Aiutami Padre ad avere più saggezza e a vedere la necessità di ascoltare le istruzioni dei miei genitori. Che io possa identificare la saggezza che ancora non possiedo nelle loro parole e possa essere essa benvenuta in me mentre cresco. Aiuta i miei genitori ad amarmi, servirmi e guidarmi nel migliore dei modi. Fa che possa vedere la necessità che io ho di loro e di te. Prego tutto questo nel nome di Gesù.

(MD)

lunedì 30 marzo 2015

Giorno 29: i tuoi genitori sono il riflesso dell'amore di Dio

Cosa dice il Quinto Comandamento?

Onora tuo padre e tua madre.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ignorare o far arrabbiare i nostri genitori, ma dovremmo amarli, onorarli, obbedirgli e stimarli.

Sai cosa significhi “onorare” una persona? Significa avere grande rispetto o stima di lei; significa tenerla in considerazione e parlarne bene; significa ascoltarla e rispondere alle sue richieste.

Perché pensi che Dio dovrebbe volere che i figli agiscano in questo modo verso i propri genitori? Una delle ragioni è che quando onori i tuoi genitori mostri amore per Dio. Se tu non ami, non ascolti e non obbedisci a Dio, sarà anche facile che tu non amerai, ascolterai o obbedirai ai tuoi genitori. Dio vede la tua relazione con essi come un riflesso della tua relazione con lui. Così come i tuoi genitori vogliono il meglio per te, allo stesso modo fa Dio. Per cui, ascoltalo: onora tuo padre e tua madre.

In realtà i tuoi genitori non sono Dio, ma ti amano al meglio che possono e dovrebbero pentirsi quando mancano di farlo; loro hanno bisogno di Gesù proprio come te Ma è importante ricordare che sono stati posti sopra di te per essere dei buoni, amorevoli e giusti rappresentanti di Dio.  Quando tu li onori, stai onorando Dio.

Leggi  Efesini 6:1

1 Figli, ubbidite ai vostri genitori, nel Signore, perché è giusto che sia così. 
  • In quale modo potresti onorare i tuoi genitori nei prossimi giorni?
  • In che modo i tuoi genitori fanno un buon lavoro per dirigerti, amarti e guidarti?
  • Perché pensi che Dio voglia che tu onori i tuoi genitori?
Preghiera

Grazie Padre di avermi dato genitori che mi amano (o che mi hanno amato) e provvedono (o che hanno provveduto) per me. Aiutami ad onorarti attraverso il modo in cui io mi comporto o parlo con loro.  Fa che io veda la loro autorità su di me come un riflesso della tua autorità. Fa che l'ascolto e l'apprendimento arrendevole caratterizzino la mia risposta verso di loro. Grazie per ricordarmi del tuo amore per me attraverso i miei genitori. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen
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