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mercoledì 15 aprile 2015

Giorno 38: la vendetta spetta a Dio, non a me

Cosa dice il Sesto Comandamento?

Non uccidere.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ferire o fare del male agli altri, ma dovremmo invece aiutarli come degli amici farebbero.

Fintanto che il servizio di leva è stato obbligatorio in Italia, i ragazzi hanno continuato a farsi scherzi tremendi nelle camerate, come il “gavettone”, ovvero un secchio d'acqua gelata in testa, o “il dentifricio”, ovvero mettere sul cuscino un bel po' di dentifricio mentre l'altro dorme così che la mattina seguente il malcapitato si sarebbe trovato con i capelli completamente impastati. Ed era normale “vendicarsi” con scherzi simili la sera seguente sul burlone di turno.

Ma la “vendetta” ha ben altri aspetti, assolutamente meno divertenti e scherzosi. Basti pensare a quello che accade in alcune città, dove famiglie sono in lotta da anni, addirittura da secoli, contro altre famiglie, recando ferimenti ed uccisioni: sono quelle che chiamiamo “faide”. Vedi come la “vendetta” crea un circolo vizioso da cui è difficile se non impossibile uscire?

Dio, tuttavia, ha come sempre una soluzione migliore.

Leggi Romani 12:17-21

17 Non ripagate il male col male, ma pensate prima di agire in modo che ciò che fate possa essere giudicato onorevole da tutti. 18  Per quanto dipende da voi vivete in pace con tutti. 19  Cari fratelli, non vendicatevi. Lasciate agire l'ira di Dio, perché sta scritto: "A me la vendetta, io darò la punizione a chi se la merita". 20  Al contrario: "Dai da mangiare al tuo nemico se ha fame e se ha sete, dagli da bere; così facendo lo farai sentire colpevole e arrossire di vergogna". 21  Non lasciatevi vincere dal male, ma vincete il male con il bene.
  • In che modo Paolo ci dice di trattare chi si comporta male verso di noi?
  • Perché  le vendetta non è “affar nostro”? Dio si occuperà di essa, secondo Paolo? 
  • Con quale strumento dobbiamo vincere il male?
Preghiera

Padre , aiutami ad fidarmi di te quando mi sento trattato (o trattata) male. Dammi la potenza di amare i miei nemici come tu hai amato me quando ti ero nemico (o nemica). Perdona Padre i miei nemici, perché essi non sanno quello che fanno. Puoi tu salvarli e farli pentire dai loro peccati? Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)
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