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martedì 31 marzo 2015

Giorno 30: i tuoi genitori sono la fonte dell'esperienza

Cosa dice il Quinto Comandamento?

Onora tuo padre e tua madre.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ignorare o far arrabbiare i nostri genitori, ma dovremmo amarli, onorarli, obbedirgli e stimarli.

Più a lungo vivi, più hai esperienza della vita. Se hai dodici anni, probabilmente hai esperienza dell'andare a scuola, del fare amicizie, dell'usare i soldi per comprarti qualcosa che ti piace e dell'imparare a nuotare o ad andare in bici. Se hai un fratellino o una sorellina di diciotto mesi, è chiaro che tu hai più esperienza di vita di lui o di lei. Questo è logico; la tua sorellina o il tuo fratellino non hanno la minima idea di come andare in bici, o a scuola, o neppure di come allacciarsi le scarpe!

Per cui, se la tua esperienza di vita di dodicenne ti da più saggezza del tuo fratellino o della tua sorellina, pensi che questo possa essere simile alla situazione che c'è tra te e i tuoi genitori?

Il punto è questo: i tuoi genitori hanno avuto la tua età, ma tu non hai avuto la loro. Qualche volta pensiamo di sapere di più dei nostri genitori (e quando loro avevano la tua età probabilmente la pensavano allo stesso modo), ma è importante ricordare che l'esperienza della vita porta saggezza.

Visto che i tuoi genitori sanno cosa significhi avere la tua età e tu non sai cosa significhi avere la loro, sarebbe saggio ascoltare le loro parole. Questa è la maniera migliore per onorarli.

Leggi  Proverbi 13:1

1 Il figlio saggio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri. 
  • In che modo i tuoi genitori hanno più esperienza di te?
  • In che modo la disciplina dei tuoi genitori è stata una benedizione per te?
  • Genitori, condividete una storia di come voi avete visto le benedizioni di Proverbi 13:1 nella vostra vita da giovani. Quale saggezza vi hanno impartito i vostri genitori? In che modo potete impartire saggezza ai vostri figli?
Preghiera

Aiutami Padre ad avere più saggezza e a vedere la necessità di ascoltare le istruzioni dei miei genitori. Che io possa identificare la saggezza che ancora non possiedo nelle loro parole e possa essere essa benvenuta in me mentre cresco. Aiuta i miei genitori ad amarmi, servirmi e guidarmi nel migliore dei modi. Fa che possa vedere la necessità che io ho di loro e di te. Prego tutto questo nel nome di Gesù.

(MD)

lunedì 30 marzo 2015

Giorno 29: i tuoi genitori sono il riflesso dell'amore di Dio

Cosa dice il Quinto Comandamento?

Onora tuo padre e tua madre.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, non dovremmo ignorare o far arrabbiare i nostri genitori, ma dovremmo amarli, onorarli, obbedirgli e stimarli.

Sai cosa significhi “onorare” una persona? Significa avere grande rispetto o stima di lei; significa tenerla in considerazione e parlarne bene; significa ascoltarla e rispondere alle sue richieste.

Perché pensi che Dio dovrebbe volere che i figli agiscano in questo modo verso i propri genitori? Una delle ragioni è che quando onori i tuoi genitori mostri amore per Dio. Se tu non ami, non ascolti e non obbedisci a Dio, sarà anche facile che tu non amerai, ascolterai o obbedirai ai tuoi genitori. Dio vede la tua relazione con essi come un riflesso della tua relazione con lui. Così come i tuoi genitori vogliono il meglio per te, allo stesso modo fa Dio. Per cui, ascoltalo: onora tuo padre e tua madre.

In realtà i tuoi genitori non sono Dio, ma ti amano al meglio che possono e dovrebbero pentirsi quando mancano di farlo; loro hanno bisogno di Gesù proprio come te Ma è importante ricordare che sono stati posti sopra di te per essere dei buoni, amorevoli e giusti rappresentanti di Dio.  Quando tu li onori, stai onorando Dio.

Leggi  Efesini 6:1

1 Figli, ubbidite ai vostri genitori, nel Signore, perché è giusto che sia così. 
  • In quale modo potresti onorare i tuoi genitori nei prossimi giorni?
  • In che modo i tuoi genitori fanno un buon lavoro per dirigerti, amarti e guidarti?
  • Perché pensi che Dio voglia che tu onori i tuoi genitori?
Preghiera

Grazie Padre di avermi dato genitori che mi amano (o che mi hanno amato) e provvedono (o che hanno provveduto) per me. Aiutami ad onorarti attraverso il modo in cui io mi comporto o parlo con loro.  Fa che io veda la loro autorità su di me come un riflesso della tua autorità. Fa che l'ascolto e l'apprendimento arrendevole caratterizzino la mia risposta verso di loro. Grazie per ricordarmi del tuo amore per me attraverso i miei genitori. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen

sabato 28 marzo 2015

Giorno 27: Dio ci ha dato un aiuto per i nostri giorni

Cosa dice il Quarto Comandamento?

Ricordati del Sabàt, il Giorno del Riposo, per renderlo speciale e santo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, dovremmo amare e rispettare la predicazione della sua Parola e, ascoltandola con gratitudine, apprendere da essa.

Ti capita di stancarti lavorando molto, ma di non riuscire a prendere sonno pensando a tutto quello che c'era ancora da fare? Oppure di non riuscire a finire un lavoro in tempo, e di portarlo a casa per completarlo nel week-end?

Molti di noi sono lavoro-dipendenti: e non sappiamo più se lavoriamo per vivere o viviamo per lavorare. L'operosità è una virtù, ma quando diventa eccessiva sconfina nella schiavitù: noi diveniamo i “dittatori” di noi stessi, imponendoci ritmi da schiavi, pur di sentirci appagati e dire “ce l'ho fatta”.

Il problema è che questo accade ciclicamente: ogni po' di tempo ci sentiamo sommersi dalle cose da fare, e ci imponiamo di nuovo un ritmo da schiavi per dire, ancora una volta, “ce l'ho fatta”.

Dio ci conosce perché ci ha creati, e sa che noi possiamo essere i peggiori nemici di noi stessi; è per questo che ci ha dato il Sabàt, il Giorno del Riposo, per farci comprendere che noi non dipendiamo da noi stessi, ma da lui.

Leggi  Matteo 11:29-30

29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.
  • Il giogo è un asse di legno che accoppia due animali perché lavorino con lo stesso passo e ciascuno aiuti l'altro: secondo questo versetto, chi è che dovrebbe essere il tuo aiuto nello svolgere il tuo lavoro?
  • Da chi dovresti apprendere come lavorare assieme?
  • Chi è che può darti il vero riposo?
Preghiera

Grazie Padre che hai mandato Gesù per lavorare al mio fianco, e che hai fissato un giorno speciale perché io mi fermi e mi ricordi che lui è realmente venuto nel mondo per aiutarmi. Aiutami a rivolgermi a lui per aiuto in ogni momento della mia giornata lavorativa, e  trovare riposo esclusivamente in lui nel mio Giorno di Riposo.Prego tutto questo nel suo santo nome. Amen.

(MDM)

venerdì 27 marzo 2015

Giorno 26: Dio ci darà riposo

Cosa dice il Quarto Comandamento?

Ricordati del Sabàt, il Giorno del Riposo, per renderlo speciale e santo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, dovremmo amare e rispettare la predicazione della sua Parola e, ascoltandola con gratitudine, apprendere da essa.

Che cosa è che aspetti con impazienza? Un compleanno? Un concerto? L'ultimo giorno di scuola?

Il Sabàt, il Giorno del Riposo e importante perché è come se aspettassimo con impazienza qualcosa. Sai cosa? Benché sia un giorno di riposo dal lavoro dove ricordarsi di chi è Dio e di ciò che ha fatto, è anche un simbolo: ci sarà un giorno in cui entreremo finalmente in una condizione di riposo che non finirà mai. Ci riposeremo completamente dai nostri peccati, dalle nostre sofferenze e dai nostri dolori.

Così come la Cena del Signore ci indica un giorno nel futuro in cui siederemo e mangeremo celebrando il banchetto nuziale dell'Agnello, il nostro Sabàt settimanale ci ricorda che verrà un giorno in cui finalmente riposeremo in Gesù per tutta l'eternità e il tumulto delle nostre attuali esistenze cesserà per sempre. Non è forse una buona notizia?

Leggi  Apocalisse 21:1-5

1 Poi vidi una nuova terra e un nuovo cielo, perché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi e il mare non c'era più. 2 Poi, vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da parte di Dio come una sposa preparata per il suo sposo. 3 E udii una voce dal trono che diceva: "Ecco, ora la casa di Dio è fra gli uomini. Egli vivrà con loro ed essi saranno il suo popolo; Dio stesso sarà fra loro. 4 Egli asciugherà tutte le lacrime dai loro occhi e non ci sarà più morte, né lutto, né lamento, né dolore, perché le cose di prima saranno scomparse!" 5 E colui che è seduto sul trono annunciò: "Ecco, io rendo tutte le cose nuove! Scrivi, perché ciò che ti dico è vero e degno di fede".
  • Cosa ti suona più attraente di questa descrizione del futuro?
  • Ti pare riposante?
  • In che modo possiamo essere sicuri che riusciremo a partecipare a questo riposo?
Preghiera

Grazie Padre che mi hai dato un'immagine di come sarà il mio futuro riposo in te. Io lo desidero, e ti ringrazio che è stato promesso a tutti coloro che ti amano e ti seguono. Possa il mio riposo settimanale ricordarmi di questo. Aiutami ad essere coraggioso di invitare altri ad unirsi a noi che crediamo nel riposo eterno che un giorno tu ci provvederai.  Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 26 marzo 2015

Giorno 25: spegni lo smartphone e connettiti a Dio

Cosa dice il Quarto Comandamento?

Ricordati del Sabàt, il Giorno del Riposo, per renderlo speciale e santo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, dovremmo amare e rispettare la predicazione della sua Parola e, ascoltandola con gratitudine, apprendere da essa.

Questo comandamento fu dato al popolo di Israele poco dopo essere stato liberato dalla schiavitù in Egitto, dove era usato per lavorare tutto il giorno. Gli schiavi non avevano un giorno di riposo; e non avevano neppure la libertà di adorare Dio. Perciò il comandamento del Sabàt, del Giorno del Riposo, arrivò per loro come una benedizione: erano liberi di lavorare, adorare, ma anche di riposare.

Per noi questo significa che abbiamo bisogno di “spegnere” la nostra abitudine mentale al lavoro , ma anche gli strumenti tecnologici che ci accompagnano nella vita, e focalizzarci sul fatto che è Dio a provvedere per noi. Dato che Gesù ha compiuto il lavoro definitivo che non avremmo mai potuto fare da noi stessi, noi siamo liberi di riposare in lui.  Sentiti libero perciò di spegnere il tuo smartphone e di farti un pisolino. Ti farà bene!

Leggi  Matteo 11:28-29

28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre.
  • Perché Dio si interessa al nostro riposo?
  • Dove possiamo trovare il vero riposo
  • In che modo puoi migliorare il tuo riposare in Gesù?
Preghiera

Aiutami Padre a riposarmi in te. Aiutami a focalizzare la mia mente lontano dal mio lavoro, e a porre la mia speranza, la mia fede e la mia vita in te, attraverso la meditazione della tua Parola. Grazie che mi dici di venire da te per avere riposo; ne ho bisogno. Possa io trovare il più grande riposo nella pace che ci porti attraverso la tua vita, la tua morte e la tua resurrezione. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 25 marzo 2015

Giorno 24: un giorno differente, dedicato a Dio

Cosa dice il Quarto Comandamento?

Ricordati del Sabàt, il Giorno del Riposo, per renderlo speciale e santo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, dovremmo amare e rispettare la predicazione della sua Parola e, ascoltandola con gratitudine, apprendere da essa.

Sai cosa significhi la parola “santo”? Significa qualcosa “separato”, “speciale, “differente”, “fuori dall'ordinario”.

Questo è il modo con cui Dio vuole che noi trattiamo il giorno di adorazione a lui; dovrebbe essere differente dagli altri giorni della settimana. Dovremmo riposare, ma anche focalizzarci su Dio e sulla sua Parola.

Perciò, per quanto ci è possibile, non dovremmo saltare di andare in chiesa, poiché la chiesa  è uno dei modi con cui cresciamo come discepoli. Senza di essa saremo spiritualmente deboli, poiché lo Spirito ci modella attraverso l'ascolto della Parola di Dio. In più, il cantare a Dio assieme, ci aiuta ad essere uniti agli altri credenti . Quando ci incontriamo, favoriamo una reciproca relazione d'amore, che Dio stesso ha creato per noi.

Per queste ragioni è saggio riservare un posto sacro nelle nostre menti e nei nostri cuori per il giorno di adorazione a Dio.

Leggi  2 Timoteo 3:16-17

16 Tutta la scrittura è stata ispirato da Dio e serve ad insegnarci e a farci capire che cosa c'è di sbagliato nella nostra vita, a correggerci e a guidarci a fare ciò che è giusto. 17 In questo modo l'uomo di Dio viene perfezionato e preparato per compiere ogni opera buona.
  • In quale modo è descritta l'importanza di ascoltare la predicazione della Parola di Dio in questo versetto?
  • Quali sono alcuni benefici di conoscere la Parola di Dio?
Preghiera

Grazie Padre per avermi dato le parole di vita che sono scritte nella Bibbia. Grazie che mi hai mostrato l'importanza di ascoltarla regolarmente attraverso la sua predicazione. Che possa io fare del giorno in cui si riunisce la mia chiesa un giorno santo, separato, messo da parte per te; usalo per farmi crescere come discepolo affinché sia capace di amare con tutto il mio cuore, con tutta la mia anima, con tutta la mia mente e con tutta la mia forza. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 24 marzo 2015

Giorno 23: Dio non dorme mai, io devo

Cosa dice il Quarto Comandamento?

Ricordati del Sabàt, il Giorno del Riposo, per renderlo speciale e santo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, dovremmo amare e rispettare la predicazione della sua Parola e, ascoltandola con gratitudine, apprendere da essa.

Ti piace dormire? Forse sei giovane e ti piace fare le ore piccole. Forse sei un adolescente e dormire è uno dei tuoi passatempi preferiti. Forse sei maturo, e il sonno è sempre meno riposante. Che ti piaccia o no, il sonno è una parte essenziale dell'essere umano.

Lo sai che se  volontariamente ti imponi di non dormire, dopo qualche giorno comincerai ad avere allucinazioni? Il sonno ci ricorda che siamo deboli e bisognosi: noi dobbiamo dormire! Non possiamo vivere senza di esso. Se ci proviamo, il nostro corpo smetterà di funzionare in modo adeguato; il riposo è vitale per la nostra salute.

Noi osserviamo il Sabàt, il Giorno del Riposo, per molti motivi: qualche volta abbiamo semplicemente bisogno di smettere di lavorare e di ricordare al nostro spirito che Dio è in controllo. Ma Dio ci ha dato il Sabàt anche perché possiamo riposare i nostri corpi e le nostre menti; egli è il creatore di tutte le cose, e sa che i nostri corpi hanno bisogno di riposarsi per essere sani e felici.

Leggi  il Salmo 121

1 Alzo gli occhi verso i monti… Da dove mi verrà l’aiuto? 2 Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. 3 Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. 4 Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. 5 Il Signore è colui che ti protegge; il Signore è la tua ombra; egli sta alla tua destra. 6 Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. 7 Il Signore ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l’anima tua. 8 Il Signore ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre.

  • Dorme mai Dio?
  • In che modo questo dovrebbe collegarsi col nostro sonno? (Possiamo riposare in pace perché Dio è in controllo e sosterrà le nostre vite.

Preghiera

Grazie Padre che tu non sonnecchi e non dormi mai. Grazie che posso fidarmi di te e che posso smettere di lavorare una volta a settimana, sapendo che tu provvederai per me: possa io ben riposare  perché so che mi ami. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 23 marzo 2015

Giorno 22: Dio è in controllo, non io

Cosa dice il Quarto Comandamento?

Ricordati del Sabàt, il Giorno del Riposo, per renderlo speciale e santo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, dovremmo amare e rispettare la predicazione della sua Parola e, ascoltandola con gratitudine, apprendere da essa.

Dio desidera che ci prendiamo una pausa di tanto in tanto; egli sa che questo è veramente buono per noi.. Una delle ragioni è perché ci rammenta che noi non siamo Dio; è questa è una cosa molto buona.

Qualche volta pensiamo che le nostre vite riguardino esclusivamente noi stessi; crediamo di auto sostenerci per via dei soldi che guadagniamo o delle relazioni che intratteniamo. Ma Dio vuole che sappiamo che è lui a sostenerci. E' lui quello che ci da tutto ciò di cui abbiamo bisogno, e senza di lui non possiamo fare nulla.

Perciò, quando ci riposiamo dal lavoro, noi stiamo affermando: “Dio, io riconosco che posso riposare almeno un giorno alla settimana perché sei tu che mi dai il sostegno in tutto. Sei tu che tieni il mondo nella tua mano, noi io. Tu non hai bisogno di me, ma io ho sicuramente bisogno di te.”

 Leggi  Filippesi 4:19

19 Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la sua gloriosa ricchezza, in Cristo Gesù. 

  • Chi è il massimo sostegno nelle nostre vite?
  • Quali sono alcuni dei bisogni più importanti nella vita?
  • C'è qualcosa che Dio non può provvederti?

Preghiera

Grazie Padre che tu sostieni tutte le cose con la tua potenza  e che io posso fidare nel tuo potere di darmi tutto ciò di cui ho bisogno. Possa la mia vita mostrare che ho compreso tutto ciò. Aiutami quando ne dubito  e cerco di fare da me, e di essere io in controllo di tutto. A te appartiene tutto il controllo, ed io voglio riconoscerlo. Grazie che mi dai riposo; che io possa godere della tua presenza in esso.   Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

sabato 21 marzo 2015

Giorno 20: il nome di Dio è potenza che salva

Cosa dice il Terzo Comandamento?

Che non dobbiamo pronunciare il nome di Dio invano.

Che cosa significa?

Poiché amiamo ed adoriamo Dio, non dovremmo usare il suo nome per maledire, imprecare, mentire o imbrogliare. Dovremmo invece invocare il suo nome ogni volta che siamo in pericolo, ogni volta che preghiamo e ogni volta che lo lodiamo e lo ringraziamo.

Ti è mai capitato di trovarti in una situazione senza apparente via di uscita, tranne quella di far intervenire qualcuno dall'esterno per risolverla? Magari un amico potente, o politico, un funzionario, oppure un esperto del settore?

Sappiamo che lui, o lei, potrebbe tirarci fuori... ma non sappiamo come rintracciare quella persona: né un numero di cellulare, né una email disponibile.

Dio ci conosce bene, sa che siamo inclini a cacciarci da soli nei guai e, nella sua infinità bontà,  ha provveduto un casella di posta elettronica sempre attiva, un numero di cellulare sempre acceso e raggiungibile.

E' questo il motivo per cui ci ha fatto conoscere il suo nome.

Leggi Atti 2:21

21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.

  • Secondo questo versetto,  in che modo possiamo ricevere aiuto da Dio nel momento del bisogno?
  • In quali modi hai già sperimentato la realtà di questo versetto?
  • C'è un ambito della tua vita attuale dove è richiesto l'intervento di un “amico potente” o di un “esperto”? Se si, hai provveduto ad usare il nome di Dio per lo scopo principale per cui ci è stato fatto conoscere?

Preghiera

Grazie Padre per avermi fatto conoscere il tuo nome, così che io possa invocarti nel momento del bisogno. Grazie perché nel tuo nome accadono prodigi stupendi; le barriere cadono, la salvezza arriva, e il tuo nome è glorificato su tutta la Terra. Aiutami ad affidarmi ogni giorno a te, e non solo nei momenti di massimo bisogno. Fa che io possa usare il tuo nome solamente per la tua gloria, e non per nominarlo invano.  Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 20 marzo 2015

Giorno 19: conoscere il nome di Dio è un privilegio

Cosa dice il Terzo Comandamento?

Che non dobbiamo pronunciare il nome di Dio invano.

Che cosa significa?

Poiché amiamo ed adoriamo Dio, non dovremmo usare il suo nome per maledire, imprecare, mentire o imbrogliare. Dovremmo invece invocare il suo nome ogni volta che siamo in pericolo, ogni volta che preghiamo e ogni volta che lo lodiamo e lo ringraziamo.

Ti fa sentire bene sapere che i tuoi genitori ti ascoltano quando li chiami per nome? Forse qualche volta hai avuto un incubo e hai chiamato mamma o papà durante la notte, e loro sono arrivati per confortarti.  Bello, vero? Tu conosci il loro nome, ed essi rispondono quando li chiami.

La stessa cosa è vera nel nostro rapporto con Dio: egli ci ascolta quando lo chiamiamo. Noi conosciamo i suoi nomi: “Padre”, “Gesù”, “Spirito Santo”, “Yahweh”, “Agnello di Dio”, “Dio onnipotente”, “Re dei re”. La lista potrebbe continuare; il fatto è che Dio si è rivelato a noi, e e che ama quando lo chiamiamo.

Un'altra ragione perché non usiamo il nome di Dio in un modo poco serio o irrispettoso è perché conoscere il suo nome è un privilegio. Non tutti su questa terra conoscono il nome di Dio; e quelli che non lo conoscono non possono chiamarlo. Ma noi abbiamo una grande  benedizione: noi lo conosciamo per davvero e possiamo chiamarlo ogni volta che vogliamo.

Perciò dobbiamo dare agli altri l'opportunità di conoscere il suo nome a loro volta; Dio vuole essere conosciuto e chiamato ad tutti.

Leggi  il Salmo 116:1-2:

1 Io amo il Signore perché ha udito la mia voce e le mie suppliche. 2 Poiché ha teso l’orecchio verso di me, io lo invocherò per tutta la mia vita.

  • Perché il salmista dice di amare Dio?
  • Secondo questo versetto, quanto a lungo dovremmo chiamare Dio?
  • In quali modi hai bisogno che Dio ti ascolti nei giorni e nelle settimane a venire?

Preghiera

Padre, il tuo nome è stato rivelato così che io possa conoscerti. Sono immensamente grato di poterti conoscere. Grazie anche perché mi aiuti quando ti chiamo. Che io possa sempre chiamarti e non credere mai che posso fare ogni cosa da solo (o da sola). Tu hai promesso di ascoltarmi, di essere con me, e di non abbandonarmi mai; ti ringrazio infinitamente per avermi dato a conoscere il tuo nome. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 19 marzo 2015

Giorno 18: il nome di Dio è il nostro nome

Cosa dice il Terzo Comandamento?

Che non dobbiamo pronunciare il nome di Dio invano.

Che cosa significa?

Poiché amiamo ed adoriamo Dio, non dovremmo usare il suo nome per maledire, imprecare, mentire o imbrogliare. Dovremmo invece invocare il suo nome ogni volta che siamo in pericolo, ogni volta che preghiamo e ogni volta che lo lodiamo e lo ringraziamo.

Come ti sentiresti se qualcuno usasse il tuo cognome per confezionare una bestemmia? Probabilmente non la prenderesti molto bene, vero? Quello è il nome della tua famiglia; ti è molto caro!

Il nostro cognome è il simbolo di chi siamo. Una delle ragioni perché il nome di Dio ci è prezioso è perché, in un certo senso, è anche il nostro. Proprio come una donna riceve  un nuovo cognome assieme al proprio e una nuova identità quando si sposa con un uomo, anche noi ne riceviamo uno nuovo e una nuova identità quando entriamo a far parte del patto avendo rapporto con Dio.

All'atto del battesimo da adulti,  dopo essere divenuti cristiani, le parole che in genere sono pronunciate sono queste: “Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.” Il nome di Dio è ora il nostro nome. Noi siamo suoi e lui è nostro. Questo è il motivo perché il nome di Dio ci è prezioso e non dovrebbe essere usato in un modo che non lo onori.

Leggi Matteo 28:19-20:

19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente.

  • Quando facciamo discepoli, di quale famiglia diventano parte?
  • Secondo questo versetto, chi è invitato a ricevere il nome della famiglia di Dio?

Preghiera

Grazie Padre  che mi hai dato un nome nuovo. Io trovo la mia  sicurezza in te e nel fatto che mi hai  adottato nella tua famiglia. Ti prego, continua a ricordarmi il mio nuovo nome e la mia nuova identità. Attira altri nella nostra famiglia da ogni popolo, lingua e nazione. Usami per questo! Possa essa continuare ad espandersi e noi sperimentare la gioia di vedere il nostro nome diffondersi ad altri. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 18 marzo 2015

Giorno 17: Dio, un nome legato ad opere potenti

Cosa dice il Terzo Comandamento?

Che non dobbiamo pronunciare il nome di Dio invano.

Che cosa significa?

Poiché amiamo ed adoriamo Dio, non dovremmo usare il suo nome per maledire, imprecare, mentire o imbrogliare. Dovremmo invece invocare il suo nome ogni volta che siamo in pericolo, ogni volta che preghiamo e ogni volta che lo lodiamo e lo ringraziamo.

Dato che il nome Dio rappresenta la grandezza e la gloria di chi egli è,  è giusto che noi trattiamo quel nome con un sano grado di riverenza. Sai cosi significhi “riverenza”? Significa profondo rispetto per qualcuno o qualcosa. Alla luce di chi Dio è, dovremmo mostrare un profondo rispetto per il suo nome.

La Bibbia ci da alcune ragioni per le quali dovremmo agire in tal senso, e molto spesso queste ragioni si focalizzano sulle azioni potenti di Dio. Rifletti su questi versetti tratti dal Libro dei Salmi:

Il Salmo 8:1 dice:

10 Dio, Signore nostro,  quant’è magnifico il tuo nome in tutta la terra! Tu hai posto la tua maestà nei cieli.

Il Salmo 66:1-3 dice:

1 Fate acclamazioni a Dio, voi tutti, abitanti della terra! 2 Cantate la gloria del suo nome, onoratelo con la vostra lode! 3 Dite a Dio: «Come son tremende le opere tue! Per la grandezza della tua potenza i tuoi nemici ti aduleranno. 

Il Salmo 75:1 dice:

1 Noi ti lodiamo, o Dio, ti lodiamo; quelli che invocano il tuo nome proclamano le tue meraviglie. 

Vedi un tema comune in questi versetti? Il salmista collega il nome di Dio con le sue opere potenti, l'evidenza della sua gloria che noi possiamo costatare. Dovremmo mostrare profonda riverenza per il nome di Dio poiché rappresenta tutto ciò che lui è e può fare. E Dio non ha limiti su quello che può fare!

E' per questo che non dovremmo mai usare in modo sbagliato il suo nome.

Preghiera

Grazie Padre  che tu hai rivelato la tua grandezza in modo che noi potessimo vederla; il tuo creato è senza uguali nella sua bellezza. I nostri corpi,che tu hai creato, sono stupendi al di là di ogni descrizione. Grazie per essere il nostro Creatore, il nostro Salvatore e  il nostro Sostegno. Alla luce di queste meravigliose  verità, io voglio onorare il tuo nome con riverenza e lode.  Aiutami quando vacillo. Tutto questo lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 17 marzo 2015

Giorno 16: pregare in nome di Gesù

Cosa dice il Terzo Comandamento?

Che non dobbiamo pronunciare il nome di Dio invano.

Lo sai perché i cristiani terminano le loro preghiere con la frase “nel nome di Gesù”? Cos'è che fa di quel nome una buona conclusione per ogni nostra preghiera?

Quando tu vai da qualcuno in nome di un altro, cosa sta a  significare? Ad esempio, quando bussi alla porta del tuo vicino per chiedere una tazza di zucchero dicendo: “Salve, mia mamma mi ha chiesto di venire  per lei a chiedervi se gli potete dare una tazza di zucchero” .

Tu stai rappresentando tua madre attraverso il suo nome; il suo nome ti segue, la relazione che tua madre ha con i suoi vicini si è trasferita da lei a te, e tu sei capace di ricevere una tazza di zucchero a motivo del rapporto che tua madre ha con i vicini.

Se tu non fosti andato in rappresentanza di tua madre, i vicini avrebbero potuto domandarsi perché ti servisse una tazza di zucchero e cosa ci dovessi fare.

Funziona esattamente così anche quando preghiamo: noi non abbiamo alcuna autorità di chiedere a Dio alcuna cosa da soli. Ma poiché Gesù è il nostro rappresentante, noi possiamo con coraggio venire al Padre per  chiedere tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Quando preghiamo “nel nome di Gesù”, ciò che stiamo dicendo è che Gesù è il nostro rappresentante; a motivo di tutto quello che lui ha ottenuto per noi con la sua vita, la sua morte e la sua resurrezione, noi possiamo avere la fiducia di chiedere a nostro Padre ciò di cui abbiamo bisogno. E' questo quello che stiamo dicendo quando preghiamo nel suo nome.

Leggi  Ebrei 4:14-16

14  Siccome abbiamo un grande sommo sacerdote: Gesù, Figlio di Dio, che è andato in cielo, non dobbiamo mai cessare di avere fede in lui. 15  Non è un sommo sacerdote incapace di soffrire con noi nelle nostre debolezze, anzi, è stato tentato esattamente come noi, ma non ha peccato. 16  Perciò, avviciniamoci con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare la grazia, quando ne abbiamo bisogno.”

  • Che cosa è un sacerdote? (Un mediatore tra Dio e il popolo)
  • Secondo questi versetti puoi tu avere fiducia quando vai da Dio?
  • Che tipo di trono ha Dio? (Un trono di grazia)
  • Questo ti dà più confidenza? Perché?

Preghiera

Grazie Padre che tu ci hai salvato attraverso Gesù. Grazie per il privilegio della preghiera, e dell'accesso a te reso possibile solo da Gesù; è stupendo che possiamo essere tutti uniti in lui e che tutto ciò che appartiene a lui può divenire nostro attraverso la fede. Fa che possa ricordarmi ogni giorno del suo dono prezioso e venire a te ogni giorno per i miei bisogni. Ti prego questo nel nome di Gesù. Amen

(MD)

lunedì 16 marzo 2015

Giorno 15: non scherzare col nome di Dio

Cosa dice il Terzo Comandamento?

Che non dobbiamo pronunciare il nome di Dio invano.

Cosa significa il tuo nome? Sai se ha un significato particolare? Per molti di noi, nella nostra cultura, il nostro nome è semplicemente un nome; non porta con se alcun significato speciale oltre al riferimento che provvede per farci riconoscere.

Ma questo non è il caso della Bibbia, e specialmente con i nomi che si riferiscono a Dio. Ci sono molti nomi di Dio nella Bibbia, e ciascuno di essi sottolinea un particolare aspetto del suo carattere e della sua natura.

“El Shaddai” significa “Dio onnipotente”: lui ha tutto il potere. “Adonai” significa “Signore”: lui è il sovrano. Il nome “Gesù” significa “salvatore”, perché lui ci salva tramite la sua morte e la sua resurrezione.

Ma molto più spesso il nome di Dio è “Yahweh”: questo è un po' più difficile da capire e da tradurre, ma suggerisce che lui è reale, presente ed accessibile a tutti coloro che lo invocano per l'aiuto o il perdono.

Il fatto è che i nomi di Dio rappresentano chi lui è; per cui, se c'è una parola che non deve essere usata in modo leggero o senza riguardi, quella è il nome di Dio. Questo è il motivo per cui noi non diciamo Dio o Gesù Cristo a meno che non lo vogliamo onorare e vogliamo parlare bene di lui.

Purtroppo, nella nostra cultura, molte persone non condividono questo credo ed usano il nome di Dio in una maniera che lo disonora, anche come fosse una maledizione.

Leggi  Esodo 34:6

16 Il Signore passò davanti a lui, e gridò: “Il Signore! il Signore! il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in bontà e fedeltà.”

  • Cosa ci dice questo versetto del carattere di Dio?
  • Di questi attributi, quale è quello per cui sei più riconoscente?

Preghiera

Grazie padre per ricordarmi a chi mi sto rivolgendo quando pronuncio il tuo nome. Possa io sempre onorarti quando parlo di te. Aiutami a vedere il tuo nome come qualcosa che è prezioso e sacro. Prego tutto questo in nome di Gesù. Amen

(MD)

sabato 14 marzo 2015

Giorno 13: Dio ha provveduto un rimedio

Cosa significa il Secondo Comandamento?

Poiché amiamo Dio, non dobbiamo costruirci nostri personali dèi.

Ti è mai capitato di guardare per un periodo prolungato il sole? Dopo un po' che lo stai facendo, anche se togli lo sguardo, continuerai a vedere la forma del sole e nulla altro attorno. Gli esperti dicono che una esposizione prolungata può provocare danni irreparabili alla retina: si diventa ciechi.

Anche vedere Dio faccia a faccia può provocare lo stesso effetto: un giorno Mosè chiese a Dio di vederlo in maniera diretta, visto che erano amici e gli parlava ogni giorno. Dio rispose che nessuno poteva vedere il suo volto e continuare a vivere (leggi Esodo 33:18-23).

Ma Dio ci conosce bene, e sa che vogliamo vedere per credere: nella sua infinita bontà, invece di punire questa nostra mania, ha provveduto un rimedio.

Leggi  Colossesi 1:15

15 Cristo è l'immagine del Dio invisibile, il primo figlio, nato da Dio e superiore ad ogni cosa creata.

  • Come viene descritto Dio in questo versetto?
  • Secondo Paolo (che ha scritto la lettera ai Colossesi) esiste qualcosa nel creato che possa farmelo vedere?
  • In che modo posso vedere il volto di Dio?

Preghiera

Ti ringrazio Padre per aver mandato Gesù a mostrarmi il tuo volto, chi tu sia e la tua gloria. So che non esiste nulla nel creato che possa sostituire Gesù come mediatore tra te e me. Ti prego affinché io possa rivolgermi solo a lui nella mia vita per colmare ilmio bisogno di te. Amen

(MDM)

venerdì 13 marzo 2015

Giorno 12: Dio ha siglato un patto con te


Cosa significa il Secondo Comandamento?

Poiché amiamo Dio, non dobbiamo costruirci nostri personali dèi.

Israele era una nazione fatta di persone scelte da Dio e chiamate a mostrare al mondo come fosse avere Dio come proprio Re. Dio li amava così tanto da fare un patto con loro, Lo sai che cosa è un patto?

Un patto è una relazione tra due parti che è basata sull'amore. Entrambe le parti del patto accettano di fare certe cose in amore l'una per l'altra. E' molto simile al matrimonio: quando un uomo e una donna si amano, fanno un patto dichiarando di amarsi e servirsi a vicenda per tutta la vita. Dio fece una intesa simile con Israele.

Una delle ragioni perché Dio comandò ad Israele di non farsi idoli è perché andava conto il suo patto. Mentre tutte le nazioni intorno avevano degli idoli e idolatravano ciò che avevano prodotto con le loro mani, Israele era chiamato ad adorare esclusivamente il Dio vivente per mantenere questo patto.

Leggi  Esodo 34:10

10 Il Signore rispose: «Ecco, io faccio un patto: farò davanti a tutto il tuo popolo meraviglie, quali non sono mai state fatte su tutta la terra né in alcuna nazione; tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l’opera del Signore, perché tremendo è quello che io sto per fare per mezzo di te.  

  • Potevano gli idoli delle altre nazioni fare quello che poteva fare Dio? 
  • Perché si, o perché no? 
  • Chi è che ha autorità in questo patto tra noi e Dio?
  • Stai confidando solo in lui e non in un idolo?
  •  In che modo è possibile vedere questa tua fiducia in Dio? 

Preghiera

Padre, fai che la tua potenza e la tua gloria siano conosciute attraverso il mio essere fedele al tuo patto proprio come accadde con Israele tanto tempo fa. Grazie per il rapporto speciale che c'è tra me e te per merito di Gesù.  Grazie che non devo  andare da cose create dall'uomo per  essere soddisfatto,  ma posso andare a te, il solo vero e vivente Dio.  Amen

(MD)

giovedì 12 marzo 2015

Giorno 11: Dio non è un mucchio di terra

Cosa significa il Secondo Comandamento?

Poiché amiamo Dio, non dobbiamo costruirci nostri personali dèi.

Sai cosa significhi la parola “maestoso”? La sua origine viene dalla parola “maestà”, che sta ad indicare un re; qualcosa di maestoso è qualcosa di notevole, bello o imponente; o tutte e tre le cose assieme. Si potrebbe dire, ad esempio, che le Alpi sono “maestose” nella loro imponente bellezza.

Cosa penseresti se un tuo amico scaricasse  un camion di terra nel suo giardino e  dicesse a a te e agli altri che ha appena creato il Monte Bianco? Non ti sembrerebbe una cosa stupida? Il Monte Bianco non sarebbe così maestoso se bastasse un mucchio di terra per ricrearlo.

Questo è un motivo ulteriore per il quale Dio non vuole che chi facciamo delle  immagini di lui: non potremmo mai rappresentare Dio in  una maniera che renda giustizia alla sua magnificenza, grandezza e imponenza. Tutte le cose che potremmo fare sarebbero solamente un mucchio di terra rispetto a lui.

Dio è l'unico "maestoso": e questo gli proviene dalla sua "maestà", dall'essere il re della creazione.

Leggi  Isaia 43:10-11

10 I miei testimoni siete voi», dice il Signore, «voi e il mio servo che io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate e riconosciate che io sono. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me non ve ne sarà nessuno. 11 Io, io sono il Signore, e fuori di me non c’è salvatore.  

  • C'è mai stato nulla prima di Dio?
  • Ci sarà qualcosa dopo Dio?
  • C'è qualcosa oltre a Dio che possa salvare? 

Preghiera

Aiutami Padre a capire che nulla che io possa  mai costruire con le mie mani può compararsi a chi tu sei realmente. Io credo nella tua Parola e in Gesù che ci ha rivelato chi tu sia. Grazie che tu puoi impedirmi di seguire gli idoli. Amen

(MD)

mercoledì 11 marzo 2015

Giorno 10: Dio non è il genio della lampada

Cosa significa il Secondo Comandamento?

Poiché amiamo Dio, non dobbiamo costruirci nostri personali dèi.
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Sai che cos'è il genio della lampada? Se lo sai, sai anche come funziona? Se non lo sai,  il concetto è questo: si suppone che un un genio magico abiti dentro una lampada, e se tu trovi la lampada e la strofini, il genio salta fuori, esaudendo un tuo desiderio, visto che lui ha il potere di darti qualsiasi cosa che tu desideri. Bello, vero?

Parte del motivo per il quale Dio non vuole che ci facciamo immagini di lui è che potremmo essere tentati di usare quelle immagini come fossero il genio della lampada.. Se dovessimo fare una statua di Dio e portarcela appresso per ricordarci che lui è con noi, potremmo essere tentati di pensare che Dio viva in qualche modo  dentro la statua, e che noi possiamo controllarlo.

Ma questo non è esatto: Dio non deve concederci per forza ciò che desideriamo; non è obbligato a fare ciò che non vuole. Dio non è un amuleto che ci fa ottenere ciò che vogliamo, ma un padre che ci dà ciò di cui abbiamo bisogno: non è lui che deve obbedire a noi, ma siamo noi che abbiamo il dovere di seguire solo lui. Dio non è un genio della lampada, e noi non dobbiamo pensarlo come se lo fosse. 

Leggi Atti 17:24-25

"24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo; 25 e non è servito dalle mani dell’uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. "

  • Chi è che provvede tutto ciò di cui hai bisogno?
  • Cosa ti dice questo passo di Dio?
  • Cosa ti dice del tipo di persone che siamo noi?
  • Dio ha una qualche necessità?
Preghiera

Padre, grazie che hai promesso di provvedere per i miei bisogni e che tu non hai bisogno di me, ma che io ho bisogno di te. Io mi sottometto volentieri alle tue regole e al tuo regno. Perdonami quando sbaglio.  Io voglio conoscere ogni giorno un po di più di te grazie a Gesù, nel cui nome io ti prego. Amen

(MD)

martedì 10 marzo 2015

Giorno 9: impazienti e con una fede corta

Cosa significa il Secondo Comandamento?

Poiché amiamo Dio, non dobbiamo costruirci nostri personali dèi.
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Tanto tempo fa il popolo di Dio, detto anche il popolo di Israele, era schiavo di un crudele dittatore. Dopo molti anni difficili, Dio scelse un uomo chiamato Mosè per far uscire Israele dal crudele regno del Faraone. Mosè guidò Israele verso una casa che era stata promessa loro da Dio, un posto dove avrebbero potuto vivere liberamente.

Dio diede loro una serie di “regole di famiglia” chiamate i “Dieci Comandamenti”, delle istruzioni che avrebbero mostrato loro come vivere bene in quella riconquistata libertà.

Mentre Mosè era sul Monte Sinai per ricevere i Dieci Comandamenti, il popolo iniziò ad essere impaziente, domandandosi perché ci mettesse così tanto. Esaurirono ben presto la pazienza e decisero che non gli serviva Mosè, e neppure Dio: avrebbero seguito le loro regole ed avrebbero costruito un loro dio, qualcosa che potessero vedere con i loro occhi. Chiesero ad Aaronne,  fratello di Mosè e suo braccio destro, di fare per loro un vitello d'oro per potercisi inginocchiare davanti ed adorarlo.

Leggi Esodo 32: 1-6

1 Il popolo vide che Mosè tardava a scendere dal monte; allora si radunò intorno ad Aaronne e gli disse: «Facci un dio che vada davanti a noi; poiché quel Mosè, l’uomo che ci ha fatti uscire dal paese d’Egitto, non sappiamo che fine abbia fatto». 2 E Aaronne rispose loro: «Staccate gli anelli d’oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie, e portatemeli». 3 E tutto il popolo si staccò dagli orecchi gli anelli d’oro e li portò ad Aaronne. 4 Egli li prese dalle loro mani e, dopo aver cesellato lo stampo, ne fece un vitello di metallo fuso. E quelli dissero: «O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto!» 5 Quando Aaronne vide questo, costruì un altare davanti al vitello ed esclamò: «Domani sarà festa in onore del Signore!» 6 L’indomani, si alzarono di buon’ora, offrirono olocausti e portarono dei sacrifici di ringraziamento; il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi.”


  • Secondo te, perché il popolo di Dio aveva così tanta fretta che Mosè scendesse dal Monte Sinai?
  • Ci fu qualcuno e qualcosa che li spinse a farsi un vitello d'ori da idolatrare?
  • Perché era una cosa così orribile da fare? (Dio li aveva appena salvati dal Faraone, avevano visto con i loro occhi tutti i miracoli che Dio aveva fatto).
  • Perché pensi che lo fecero? (Impazienza, mancanza di fede, il voler avere quello che le altre nazioni avevano, ecc.)
  • Cosa pensi che Dio abbia fatto per rispondere? (Forse ti aiuterà continuare a leggere il racconto di Esodo 32). 


Preghiera

Padre, tu prego affinché tu possa diventare così importante nella mia vita che il solo pensiero di costruire con le mie mani qualcosa da adorare divenga assolutamente detestabile. Fa che sia la croce di Gesù e la resurrezione a definire la mia vita. Guida la mia adorazione, dammi fede  per il presente e pazienza per il futuro. Talvolta mi comporto come il popolo di Israele,  impaziente di vedere te nella mia vita e con una fede corta. Aiutami e perdonami quando fallisco. Noi conosciamo te, come tu sei e come ci ami solo grazie a Gesù. E nel suo nome io ti prego. Amen

(MD)

lunedì 9 marzo 2015

Giorno 8:parlare a qualcuno, o servire un'immagine?

Cosa significa il Secondo Comandamento?

Poiché amiamo Dio, non dobbiamo costruirci nostri personali dèi.

Rifletti su questo passo di Isaia 44:13-17

"13 Il falegname stende la sua corda, disegna l’idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura con il compasso, ne fa una figura umana, una bella forma d’uomo, perché abiti una casa. 14 Si tagliano dei cedri, si prendono degli elci, delle querce, si fa la scelta fra gli alberi della foresta, si piantano dei pini che la pioggia fa crescere. 15 Poi tutto questo serve all’uomo per fare fuoco, ed egli ne prende per riscaldarsi, ne accende anche il forno per cuocere il pane; e ne fa pure un dio e lo adora, ne scolpisce un’immagine, davanti alla quale si inginocchia. 16 Ne brucia la metà nel fuoco, con l’altra metà prepara la carne, la fa arrostire e si sazia. Poi si scalda e dice: «Ah! mi riscaldo, godo a vedere questa fiamma!» 17 Con l’avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, lo adora, lo prega e gli dice: «Salvami, perché tu sei il mio dio!»”


  • Quale pensi sia il punto principale che il profeta Isaia vuole trasmettere al suo popolo?
  • La Bibbia usa due parole per mostrare riverenza a qualcosa: “adorare” e “idolatrare” : mentre la prima significa “parlare con qualcuno”, la seconda significa “servire un'immagine”: pensi che Isaia stesse parlando a degli adoratori o a degli idolatri?
  • Possiamo pensare che il pubblico di Isaia era abbastanza sciocco di inginocchiarsi di fronte a ciò che avevano creato con le loro mani, ma nella tua vita ci sono cose che sono state create dalle mani dell'uomo che sei tentato di idolatrare? 
  • In che modo questo passaggio della Scrittura ti aiuta a capire meglio il Secondo Comandamento?

Preghiera

Aiutami Signore, a parlare con te ogni giorno, rifuggendo dal servire un'immagine. Amen

(MD- MDM)

sabato 7 marzo 2015

Giorno 6: paura del nuovo

Cosa significa il Primo Comandamento?

Significa che dovremmo adorare, amare e fidarci di Dio più di qualsiasi altra cosa.
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Ti ricordi il primo giorno di superiori, quando dalle medie sei andato, o andata al liceo? Oppure il giorno in cui hai iniziato a lavorare? O quello quando sei andato, o andata a vivere nella tua casa nuova?

Ad alcuni non piace cambiare: se per alcuni le cose vecchie sono noiose, per altrettanti sono rassicuranti. Cambiare, per queste persone, è una sorta di shock. Sei una persona così anche tu? Sappi che non sei solamente tu ad essere così. Ci si affeziona alle “cose": ad  una casa, ad una scuola, al posto di lavoro. Ma, allo stesso modo, ci si affeziona anche alla nostra natura di peccatori.

Lo si fa per una serie di motivi sbagliati: la sensazione di non poter cambiare, la paura di cambiare, la fedeltà ai vecchi amici o alla famiglia. E, alla fine, ci convinciamo anche da soli che, in fondo, i nostri piccoli, “peccatucci” non sono poi così male.

Leggi  2 Corinzi 5:17-18a

"Se dunque uno è in Cristo è diventato una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove! E questo viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé stesso grazie a ciò che ha fatto Gesù Cristo.” (PV)

  • Hai paura del cambiamento che impone essere ”in Cristo”?
  • Se si, quali sono le cose che temi di più dell'essere una nuova creatura?
  • Secondo Paolo (l'autore della lettera ai Corinzi), da chi viene il cambiamento?

Preghiera

Signore, io voglio essere una nuova creatura attraverso Cristo. Aiutami a vincere le mie paure; lascio a te le cose vecchie affinché tu le trasformi in nuove. Grazie per averci riconciliato con te attraverso il dono stupendo di Gesù. Amen

(MDM)

venerdì 6 marzo 2015

Giorno 5: chi viene per primo?

Cosa significa il Primo Comandamento?

Significa che dovremmo adorare, amare e fidarci di Dio più di qualsiasi altra cosa.
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Quando c'è un compleanno, la prima fetta della torta, quella più grossa, spetta al festeggiato o alla festeggiata. Quando c'è un ospite a cena lo si serve sempre per primo. Quando qualcuno arriva primo in una gara, gli spetta un trofeo.

Essere primi è la posizione che ci assicura i maggiori onori. Quando uno è primo, non c'è alcun altro davanti a lui; nessun altro è prima di lui.

Questo è quello che Dio ci vuole comunicare qui. Egli afferma che lui dovrebbe essere il primo nelle nostre vite; non ci dovrebbe essere nessuno o nulla prima di lui. Questo è perché Dio è il primo, il migliore: Dio è Dio.

Qualsiasi cosa noi poniamo al primo posto nelle nostre vite che non sia Dio alla fine ci deluderà. Dio è la sola persona nell'universo che possa mantenere le sue promesse ogni volta, e non ci deluderà quando lo poniamo per primo.

Leggi  il Salmo 96:1-6

"Cantate al Signore un cantico nuovo, cantate al Signore, abitanti di tutta la terra! Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunciate di giorno in giorno la sua salvezza!  Proclamate la sua gloria fra le nazioni e i suoi prodigi fra tutti i popoli!  Perché il Signore è grande e degno di sovrana lode; egli è tremendo sopra tutti gli dèi. Poiché tutti gli dèi delle nazioni sono idoli vani; Il Signore, invece, ha fatto i cieli.  Splendore e maestà sono davanti a lui, forza e bellezza stanno nel suo santuario. ”
  • Secondo questo salmo, perché non dovremmo adorare gli idoli?
  • In contrasto con l'adorare idoli, quali sono alcuni modi suggeriti dal testo per adorare Dio?
  • A chi pensi per primo la mattina quando ti svegli?
  • Chi inviti a gioire con te dei tuoi successi?
  • A chi ti rivolgi per primo negli eventi della tua vita?
Preghiera

Padre, aiutami a mettere te per primo nella mia vita. Grazie che mi ami e che mi metti in guardia dai tranelli dei falsi dèi. Io voglio adorare te e te solo, perché so che la vera vita e la soddisfazione si trovano solo in te. Possa tu portare aiuto e guarigione al mio cuore per l'idolatria del passato. Te lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 5 marzo 2015

Giorno 4: adorare un solo Dio

Cosa significa il Primo Comandamento?

Significa che dovremmo adorare, amare e fidarci di Dio più di qualsiasi altra cosa.
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La congiunzione “e” può essere pericolosa. Se stai mangiando una torta di compleanno e chi l'ha cucinata  l'ha fatta con farina "e" gesso, questo potrebbe essere un bel problema per la tua digestione.

Rifletti su queste frasi:” Mi piace fare i compiti in classe "e" copiare un po' dai compagni.” “Mi piace guidare la macchina "e" bere mentre guido.”  “Mi piace leggere libri "e" parlare allo stesso tempo.” Come le definiresti? Ridicole? Pazze? Controproducenti?

Alcune cose non dovrebbero essere mai mischiate assieme: sono antitetiche, non possono andare assieme. Sono fuoco e acqua.

Dio vuole comunicarci la stessa cosa circa la nostra adorazione. Non possiamo dire che amiamo Dio e che allo stesso tempo amiamo un altro dio: l'uno esclude l'altro.  Dio sa che l'adorare lui solo ci porta alla libertà, e i suoi comandamenti sono fatti per liberarci dal peccato e dall'adorazione di falsi dèi.

Leggi  Matteo 6:24

"Nessuno può servire due padroni. Odierà uno e amerà l'altro, o si attaccherà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e il denaro.” (PV)
  • Trovi che Gesù lasci qualche dubbio sul fatto che è impossibile amare allo stesso modo nello stesso momento Dio e qualcosa di altro?
  • Pensi che Gesù avesse in mente il primo comandamento mentre diceva quelle cose?
  • Perché è facile adorare il danaro?
  • Ci sono altre cose nella tua vita che trovi facili da amare?
Preghiera

Padre, ti chiedo di aiutarmi ad amare e a servire solamente te e a scacciare ogni idolo dal mio orizzonte, fissando lo sguardo su te solo. Ho bisogno del tuo aiuto perché vivo in un mondo caduto, e popolato dal peccato, circondato da falsi dèi. Senza di te non posso fare nulla. Tienimi accanto a te. Amen.

(MD)

mercoledì 4 marzo 2015

Giorno 3: adorare il Creatore, non il creato

Cosa significa il Primo Comandamento?

Significa che dovremmo adorare, amare e fidarci di Dio più di qualsiasi altra cosa.
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Sai da dove viene la parola “adorazione”?  Viene da latino “ad” (verso, vicino a) ed “oris” (labbra, bocca): letteralmente significa “sfiorare con le labbra qualcosa”. Questo gesto noi lo chiamiamo “bacio”. Di solito i nostri baci li riserviamo a qualcosa o a qualcuno che riteniamo degno del nostro amore e della nostra stima..

Perché siamo tentati di ascrivere come degni del nostro amore e della nostra stima cose che non sono Dio? Una ragione può essere perché siamo così abituati a frequentare quelle cose quotidianamente che diventano degne di amore e stima. Un'altra può essere perché quelle cose sono “buone”, ci fanno sentire bene, ci appagano.

Noi spesso vediamo, tocchiamo, assaggiamo e udiamo una quantità di cose buone nel Creato, ma questo non dovrebbe farle diventare un sostitutivo a Dio. Quelle stesse cose create da Dio buone possono divenire cattive quando sono così radicate nella nostra vita da farci dimenticare che anche esse sono state create da Dio. Le “portiamo verso la bocca” le baciamo, amoreggiamo con loro tutto il tempo.

Così cose buone, come la nostra famiglia, il lavoro, il nostro corpo, gli amici, il divertimento prendono il posto nella nostra adorazione di colui che le ha create.

Leggi  2 Corinzi 4:16-18

“Noi dunque non ci scoraggiamo. Anche se i nostri corpi vanno in sfacelo, la nostra forza interiore viene rinnovata di giorno in giorno.  Dopo tutto, queste nostre sofferenze sono leggere e non dureranno a lungo. Anzi, grazie a questo breve periodo di difficoltà, avremo una vita gloriosa ed eterna, neppure paragonabile alla vita presente! 18 E così, fissiamo lo sguardo non sulle cose visibili, ma sulle cose che non si vedono, perché le cose che si vedono passano, mentre quelle invisibili durano per sempre.” (PV)


  • Perché Paolo, l'autore della lettera ai Corinzi, ci incoraggia di concentrarci sulle cose che non si vedono (mentre quelle invisibili durano per sempre)?
  • Quali sono alcune delle cose “visibili”che sei tentato - o tentata - di adorare invece di Dio?
  • Cosa dovremmo fare quando capiamo che forse stiamo adorando qualcosa di diverso che non è Dio?


Preghiera

Padre, grazie per avermi dato così tanti doni nella mia vita. Aiutami a ricordare che tutti i i doni che mi hai dato non sono te e non devono mai sostituire te. Aiutami ad amare te, l'autore di tutti questi doni, più che i doni stessi. Te lo prego nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 3 marzo 2015

Giorno 2: qualcosa da adorare

Cosa significa il Primo Comandamento?

Significa che dovremmo adorare, amare e fidarci di Dio più di qualsiasi altra cosa.
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Cosa penseresti se uno dei tuoi amici venisse da te e ti dicesse: “Voglio che tu mi adori!”? Ti starebbe bene? Certamente no! E perché?

I tuoi amici sono certamente forti, qualcuno è più “fico” degli altri, ma di sicuro non sono Dio. E se ti chiedessero di adorarli, non penseresti forse che sono un po' egocentrici e arroganti? Perché allora va bene se Dio ci chiede di adorare lui e lui solo? Non lo rende questo egoista e arrogante a sua volta?

La ragione perché sarebbe sbagliato per i tuoi amici richiedere la tua adorazione è semplice: loro non sono Dio. Noi non dovremmo adorare ciò che non è Dio. Ma se Dio è Dio, non sarebbe privo di amore se lui non ci chiedesse di amarlo, visto che egli stesso è la cosa più grande di tutto l'universo?

Dio ci ama e vuole darci il meglio. Non vuoi tu avere accesso alla cosa più grande dell'universo? Dio sa che lo vogliamo, per questo nel suo amore ci offre se stesso e chi chiama ad adorare lui solo.

Leggi  il Salmo 97:7

“Si vergognino gli adoratori di statue, che si vantano di idoli vuoti. ” (TILC)


  • Cosa dice Dio a coloro che adorano falsi dèi (o le loro immagini)? 
  • Ti sembra sia una bella cosa? Cosa significa “si vergognino”?  
  • In quali maniere sei tentato di vantarti o gonfiarti circa cose che non sono Dio: forse la tua casa, il tuo lavoro, i tuoi soldi, i tuoi studi, la tua squadra del cuore, o il tuo guardaroba?


Preghiera

Padre, tu sei così buono da concedere te stesso a noi. Grazie per averci mostrato che possiamo sperimentare vera gioia adorando te e te solo. Fa che non possiamo mai rivolgerci agli idoli. Proteggici dal nemico che vorrebbe portarci lontano da te. Aiutaci a mantenere il nostro sguardo fisso su te. Amen

(MD)

lunedì 2 marzo 2015

Giorno 1 "Non avere altri dèi oltre a me."

Cosa significa il Primo Comandamento?

Significa che dovremmo adorare, amare e fidarci di Dio più di qualsiasi altra cosa.
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Cosa è che ami davvero? Se qualcuno di facesse questa domanda, cosa risponderesti? La Bibbia dice che sei stato creato, sei stata creata per adorare, ma che la tua adorazione dovrebbe essere diretta solo verso Dio. Nulla altro del creato dovrebbe essere visto come la cosa più importante del mondo. Solo Dio lo è. Questo non significa che le altre cose non siano importanti, ma solo che Dio è il più importante.

Leggi Esodo 20:2-3

 "Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. 3 Non avere altri dèi oltre a me. "
  • Hai notato nessuna differenza tra il versetto 2 e il 3? I due versetti contengono la parola Dio e dèi, ma solo la prima volta è scritta con la maiuscola. 
  • Questo sta a significare che tra gli dèi e Dio c'è una differenza di importanza.
  • A quale delle due entità ti rivolgi nella tua vita? A un dio minuscolo, o al DIO maiuscolo?
  • Non c'è nulla più grande, più maiuscolo di Dio, ed è per quello che egli ci comanda di adorare lui solo.

Preghiera

Caro Dio, aiutami a darti il giusto valore ed onore. Sono tentato di adorare altro, ma io voglio adorare te solo. Aiutami ad avere fede, e perdona i miei peccati. Dammi occhi per vedere la vera natura della tua bellezza, maestà, e gloria. Te lo prego nel nome di Gesù. Amen 



domenica 1 marzo 2015

I Dieci comandamenti: non un muro, ma un recinto

 I Dieci Comandamenti sono ancora assolutamente rilevanti per noi: essi rappresentano non una prigione, ma un recinto, uno steccato.

Il problema è che spesso, come credenti, li sentiamo come una “prigione”: “Se fai questo ti amerò, se non fai questo ti odierò” “Non fare questo che ti fulmino”

Non è questo: bisogna capire il contesto di Esodo 20;  ed il contesto è quello di un Dio d'amore che è già intervenuto, ha già protetto, ha già liberato, ma che ora interviene perché vede il peccato che li incatena e vuole che i suoi figli e le sue figlie siano veramente liberi.

Dice Dio a Giosuè:

"Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai." (Giosuè 1:7)

La libertà infatti non è la capacità di fare ciò che vogliamo,  ma la capacità di fare ciò per cui siamo stati creati da Dio E noi siamo stati creati per riconoscerlo come unico Dio: “Non avrai altri dei”.

Preghiera

Caro Dio, aiutami durante queste dieci settimane che passerò all'interno della tua Legge  a scrivere nel mio cuore ciò che tu vuoi da me. Perché so che tu non vuoi solamente il buono, ma il meglio per me. Amen. 

(MD)
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