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lunedì 18 maggio 2015

Giorno 71: e ora?

Hai passato dieci settimane leggendo, meditando e pregando sulle Leggi di Dio per l'uomo. Cosa farne di tutto questo, ora?

Crescere nella propria vita di credente ad immagine di Cristo non è uno “sprint”, ma una “maratona” che dura tutta una vita: Paolo stesso lo dice:

“Ho combattuto la buona battaglia, sono giunto al termine della mia corsa e ho conservato la fede.” (2 Timoteo 4:7)

Metti a frutto questo periodo prolungato di esposizione alla Legge di Dio:

“Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.” (Giosuè 1:8)

Tre consigli

1. Continua ad avere un tempo di riflessione quotidiano

Dio è tuo Padre: come ogni padre ama parlare ai suoi figli, non una volta alla settimana, ma sempre. Fai della meditazione quotidiana una costante della tua vita di credente. Studia la parola, ma fermati anche ad ascoltare ciò che tuo Padre ti dirà attraverso ispirazioni, sogni e versetti della sua Parola.

2. Memorizza la Parola di Dio

Uno dei modi più potenti per mettere in pratica il versetto di Giosuè è quello di memorizzare brani della Bibbia. Facendo così, sarà facile a tuo Padre di farteli sovvenire in mente al momento opportuno, anche quando non avrai una Bibbia a portata di mano.

3. Applica quello che leggi alla tua vita

Avere la sola conoscenza della Legge, dice Paolo, non ci aiuta, ma ci fa sentire solo male perché sappiamo che non siamo capaci di seguirla; ma con l'aiuto dello Spirito Santo e la costante applicazione di essa alla nostra vita, possiamo cambiare tutto ciò. Come credente non vuoi essere solamente uno studioso della Parola di Dio ma un utilizzatore di essa, applicandola alla tua vita quotidiana.

Fa che essa permei la tua vita, si infiltri nelle tue abitudini, cambi il tuo modo di pensare, così che possa cambiare anche il tuo modo di agire. 

Se applicherai con diligenza questi tre passi, la tua vita verrà grandemente benedetta da un Padre che ti ama e vuole il meglio del meglio del meglio per te.

Preghiera

Grazie Padre che tu mi ami, che mi dai il meglio, che mi sei a fianco attraverso lo Spirito Santo. Fa che io possa applicare la tua Legge alla mia vita, e tramite essa, trasformami nella persona che tu vuoi io sia. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)


sabato 16 maggio 2015

Giorno 69: dobbiamo condividere l'abbondanza

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Quando ero bambino, i miei genitori erano soliti farmi dei doni; quello che mi ricordo meglio era una macchina fotografica Keystone. L'avevo desiderata tanto, e ora ne andavo fiero, la adoravo.

Non solo, volevo che tutti nella mia classe a scuola sapessero che avevo una macchina fotografica; così un giorno la portai a scuola, e la misi in bella mostra sul mio banco per tutta la durata delle lezioni, affinché tutti la potessero ammirare.

Ti è mai capitato, nella tua vita, di volere che gli altri ti “ammirassero” per quello che avevi, tanto da fare sfoggio pubblico di esso perché gli altri sapessero di cosa si trattava? E' un sentimento abbastanza comune, e non è proprio il massimo come sentimento!

Desideriamo che gli altri ci invidino per ciò che abbiamo: in una parola, stiamo istigando gli altri a concupire. Ma, purtroppo, non valutiamo che ciò che abbiamo, non lo abbiamo per merito nostro, ma perché qualcuno ce lo ha dato, che è molto più in alto: il nostro Padre Celeste! 

In ultima analisi, anche la mia macchietta fotografica proveniva da lui, e i miei genitori non erano stati che il “canale” tramite cui Dio mi aveva voluto veder sorridere donandomi qualcosa che il mio cuore bramava così tanto.

Dio è un dio generoso, e vuole che noi, come suoi figli e sue figlie, gli rassomigliamo anche in questo; Dio ci dà, affinché possiamo essere un “canale” attraverso il quale le sue benedizioni arrivino anche agli altri.

Leggi 2 Corinzi 9:8

8 E Dio è capace di benedirvi, dandovi sempre tutto ciò di cui avete bisogno e anche di più, in modo che non ce ne sia soltanto a sufficienza per far fronte ai vostri bisogni, ma da poterne dare in abbondanza anche agli altri. 
  • Secondo Paolo, da chi proviene tutto ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita?
  • In che quantità riceviamo?
  • Questa “abbondanza” di cui non avevamo neppure bisogno, a chi è destinata, secondo Paolo?
Preghiera

Grazie Padre che tu sei un Dio generoso verso di me. Grazie per tutto quello che mi hai dato, che mi dai e che mi darai. Fa che io possa essere un canale attraverso il quale tu benedici anche gli altri attorno a me.  Fa che me lo ricordi in ogni giorno, in ogni situazione, in ogni condizione. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 15 maggio 2015

Giorno 68: dobbiamo desiderare Dio, non il mondo

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

La concupiscenza riguarda esclusivamente i nostri desideri; ma i nostri desideri sono tutti sbagliati? Puoi pensare al qualche desiderio che sia buono?

Eccotene alcuni: il desiderio di soddisfare la fame è buono; se non provassimo a soddisfarlo, alla fine moriremmo. Il desiderio di avere un tetto sopra la testa è buono; a nessuno piace essere un senzatetto. Il desiderio di vestirsi è buono; chi vorrebbe andare in giro nudo?

Ci sono molti desideri che sono buoni, ma Dio vuole soprattutto che  desideriamo lui; egli vuole che troviamo la nostra più grande soddisfazione in lui e in lui solo. Non ti pare logico che dovremmo desiderare la cosa più grande dell'universo? Cosa c'è più grande di Dio? E quando lo facciamo, egli è grandemente glorificato.

Concupire è come scegliere di mangiare un pezzo di pizza mezzo ammuffito trovato nella spazzatura, invece di una vera pizza fumante servita nella nostra migliore pizzeria. Dio non vuole che ci accontentiamo di cose che non durano e che sono meno che ottime. Dio è l'ottimo; facciamo di essere soddisfatti da lui!

Leggi Salmo 73:23-26

23 Ma pure, io resto sempre con te; tu mi hai preso per la mano destra; 24 mi guiderai con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella gloria. 25 Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te. 26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità, in eterno. 
  • Secondo il salmista c'è qualcuno che può allontanaci da Dio?
  • In che modo pensi di poter aumentare il tuo desiderio per Dio?
  • In che modo Dio è molto meglio di qualsiasi cosa che siamo tentati di concupire?
Preghiera

Grazie Padre che tu ti sei donato per me: possa tu essere il mio più grande desiderio. So che i miei desideri sono spesso fuori luogo e peccaminosi: perdonami quando cado.  Possa la tua gloria  essere ciò che mi consuma. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 14 maggio 2015

Giorno 67: il desiderio di avere ci rende infelici

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

“Vorrei essere come lei!” “Mi piacerebbe fare quello che fa lui!” “Potessi avere la loro casa!” “Avessi una moglie come la sua!”

Queste affermazioni ti suonano  come quelle di qualcuno che ha pace nella vita? Direi proprio di no! Infatti, suonano come quelle di qualcuno che è abbastanza inquieto.

Concupire ci fa essere ansiosi e ci fa stare scomodi; ci deruba della pace che Dio vuole per noi perché stiamo costantemente guardando agli altri per essere realizzati. Un cuore in pace saprebbe dire con facilità: “Dio, sono così grato di quello che mi hai dato. Per me è abbastanza.”

Nella cultura d'oggi troppi di noi sono intrappolati dall'invidia e dalla concupiscenza; vogliamo così tanto qualcosa che lavoriamo a lungo per guadagnare abbastanza denaro per averla. Il problema è che, una volta che la abbiamo, troviamo qualcos'altro da concupire, e lavoriamo ancora per averla. Vedi come tutto ciò fa si che la nostra vita sia un circolo vizioso di futilità?

Questa non è la condizione di pace e di riposo nel quale Dio vuole che i suoi figli vivano.

L'invidia alla fine ci rende sempre infelici.

Leggi 1 Timoteo 6:9-10

9 Quelli, invece, che vogliono diventare ricchi, cadono nella tentazione, in molti inganni e desideri stupidi e disastrosi, che li affondano nella rovina e in perdizione. 10  Perché l'amore per i soldi è la radice di ogni male e alcuni, dedicandosi a questo, si sono allontanati dalla fede, procurandosi un'infinità di dispiaceri.
  • Cosa è che rovina le persone?
  • In che modo l'amore per il danaro è strettamente collegato alla concupiscenza?
  • Quali sono alcune cose che sei tentato (o tentata) di concupire?
Preghiera

Padre, io voglio vivere in pace con ciò che mi hai concesso. Bandisci dal mio cuore l'amore per il danaro, ed aiutami ad essere grato, ad essere grata per ciò che possiedo. Non voglio lavorare fino ad uccidermi per inseguire ciò che non può soddisfarmi. Solo tu mi puoi soddisfare. Perdonami quando non riesco a comprenderlo.  Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 13 maggio 2015

Giorno 66: dobbiamo rinunciare alla nostra superbia

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Immagina che il compleanno della tua amica del cuore si stia avvicinando, e che tu abbia avuto un'idea per il regalo che pensi a lei piacerà moltissimo; ci hai pensato molto, ma ora sai cosa prenderai per lei.

Arriva il giorno del compleanno, e tu le dai il tuo regalo; lei sembra apprezzarlo, ma poco dopo averlo scartato dice: “Grazie per il regalo, ma onestamente meritavo qualcosa di meglio.”

Come ti sentiresti? E' comprensibile che, probabilmente, ti sentiresti abbastanza male e forse anche arrabbiato (o arrabbiata), vero?

Quale sarebbe la parola appropriata per descrivere il comportamento della tua amica? La Bibbia lo chiama “orgoglio”: il ritenersi così importanti da pensare che ci si merita di più di quello che si ottiene.

Questa è la maniera in cui trattiamo Dio quando siamo concupiscenti; esattamente come noi ci sentiremmo non onorati (o non onorate) se la nostra amica ci avesse detto quello, noi non onoriamo Dio quando ci fissiamo su ciò che gli altri hanno invece che su quello che Dio ci ha dato nella sua grazia.

Leggi Proverbi 16:18

18 La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta. 
  • Cosa ci accade quando agiamo con superbia?
  • Ci sono modi in cui sei stato superbo (o sei stata superba) pensando che ti meritavi meglio di quello che avevi?
  • Come pensi che possiamo combattere assieme la superbia?
Preghiera

Padre, tu sei stato così buono verso di me. Possa io non pensare di me in modo più elevato di quanto dovrei. Aiutami piuttosto a concentrarmi su quanto buono tu sei e come possa dimostrarmi amorevole verso il mio prossimo. Aiutami a non concupire le cose che loro possiedono. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 12 maggio 2015

Giorno 65: dobbiamo smettere di confrontarci con gli altri

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo” .

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Gli esseri umani amano confrontare le cose: quanto alto riesci a saltare? Quanto veloce riesci a correre? Quanto sei forte? Queste sono le cose di cui parlano i ragazzi da piccoli.

Noi amiamo i confronti; questo è il cuore della concupiscenza o dell'invidia .

Man mano che cresciamo possiamo essere tentati di confrontare altre cose: “Che bel matrimonio che hanno! Accipicchia quanti soldi guadagna lei! Molto di più di me! Che bei capelli che ha! Mi piacerebbe averli come lei! Ma guarda che macchina! La mia invece è rugginosa e cade a pezzi!”

Noi amiamo i confronti: perché pensi che Dio non voglia che ci consumiamo facendo confronti?

Una delle ragioni può essere perché egli vuole che noi distogliamo il nostro sguardo dalle cose che non sono eterne e lo fissiamo su quelle che lo sono. Molte delle cose che gli altri possiedono e che noi possiamo concupire sono cose che passeranno col tempo.

La bellezza svanisce, il danaro non dura, le macchine si rompono, e le case cadono a pezzi. Ma Dio vuole che noi siamo consumati dal pensiero di lui, perché egli è eterno.

Leggi Luca 12:13-21

13 Dalla folla qualcuno gridò : "Maestro, dì a mio fratello di dividere con me l'eredità!" 14 Gesù rispose: "Amico, chi mi ha eletto giudice sui vostri affari, per decidere queste cose?" 15 Poi disse loro: "State attenti, guardate di non essere avari; perché la vita non dipende dall'abbondanza di ciò che si possiede!" 16 Poi raccontò loro una parabola: "Un uomo ricco aveva una campagna che produceva abbondanti raccolti. 17 Perciò si chiedeva: "Cosa faccio? Non ho più posto per il raccolto! 18 Ecco cosa farò: demolirò i vecchi granai e ne costruirò altri più grandi dove metterò il mio grano e le altre cose. 19 Poi, finalmente, mi siederò e dirò a me stesso: 'Vecchio mio, hai immagazzinato abbastanza per molti anni. Ora prenditela comoda! Mangia, bevi e godi!'" 20 "Ma Dio gli disse: "Sciocco, stanotte stessa tu morirai e a chi andranno tutte queste cose che tu hai preparato?" 21 "Questo è quello che succede a chi accumula tesori per sé, e non è ricco davanti a Dio".
  • Il cuore dell'uomo ricco era concentrato sulle cose di questo mondo o su quelle eterne?
  • Ti puoi immedesimare con l'uomo ricco? Pensi che egli fosse invidioso?
Preghiera

Padre, possa io smettere di confrontare costantemente le cose che mi hai dato con quelle che hai dato ad altri. Aiutami ad essere contento, ad essere contenta in te. Possa la mia visione di te essere così grandiosa che le cose del mondo a confronto impallidiscano. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 11 maggio 2015

Giorno 64: dobbiamo essere grati a Dio per ciò che abbiamo

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Hai mai desiderato profondamente qualcosa che non era tuo? Che cosa era?

Questo è ciò che significa concupire; significa avere un desiderio  fortissimo per qualcosa che non ti appartiene. Questo è un problema. Perché pensi che lo sia?

Una delle ragioni perché è un problema è che rivela un cuore ingrato verso ciò che riceviamo da Dio. Dio ama dare buoni doni ai suoi figli, e quando noi siamo più attratti da ciò che hanno gli altri piuttosto che da quello che ci è stato dato, vuol dire che pensiamo che lui sia un po' avaro.

Come ti sentiresti se avessi dato un regalo a qualcuno e subito dopo quello avesse cominciato a dirti quanto avrebbe desiderato ricevere qualcos'altro? Questo non ti avrebbe fatto sentire bene, non è vero? Avrebbe mostrato quanto fosse ingrato, vero?

Cerchiamo di onorare Dio concentrandoci sulle benedizioni che egli ci da.

Leggi Giacomo 1:17

17 Tutte le cose buone e perfette che ci sono state regalate, ci vengono dal Padre di luce che è senza ombra e coerente nelle sue azioni. 
  • Da chi provengono tutte le cose buone?
  • Quali sono alcune delle cose buone e perfette che hai ricevuto?
  • Come puoi ringraziare Dio per esse?
Preghiera

Padre, io voglio onorarti riconoscendo che tu mi dai tutto ciò di cui io ho bisogno. Aiutami ad essere contento e grato, ad essere contenta e grata. Io meritavo l'Inferno, e tu mi hai dato Tuo figlio. Possa io esserti grato, esserti grata innanzi tutto di questo. Tutto il resto è un premio. Aiuta il mio cuore a comprendere e vedere questa verità. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

sabato 9 maggio 2015

Giorno 62: Dio gioisce quando la verità trionfa

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Sei mai stato accusato (o accusata) per qualcosa che non avevi fatto che poi si è rivelata essere un'accusa infondata fatta per l'interesse di altri? Cosa hai provato quando è stata fatta l'accusa contro di te? E cosa hai provato quando è emerso che l'accusa era infondata e fatta ad arte per danneggiarti?

Il 98% delle volte mentiamo per avere un utile dalla nostra menzogna, e non ci curiamo che essa faccia soffrire una persona innocente. E non ci curiamo neppure che faccia soffrire Dio. Pur essendo egli l'Onnipotente, c'è una cosa che non può fare, ed è mentire: è per questo che odia così tanto la menzogna. La menzogna non solo danneggia l'unità con gli altri e fa soffrire un innocente, ma offende il Dio della verità.

Se la sensazione che hai provato quando sei stato accusato (o accusata) falsamente è la rabbia, o la frustrazione, o la tristezza, beh, sappi che tutti quei sentimenti sono l'1% di quello che prova Dio quando qualcuno mente. E se hai provato gioia, allegria, senso di liberazione quando sei stato scagionato (o scagionata) dalla falsa accusa, anche quelli sono più o meno l'1% di quello che prova Dio quando vede la giustizia trionfare.

Come credenti siamo chiamati a rispettare e aiutare il nostro prossimo, e a non far soffrire il nostro Padre: quando mentiamo contravveniamo a tutto ciò, violando l'ottavo comandamento, ma anche il primo, innalzandoci ad essere come un dio che stabilisce un utile per noi stessi attraverso la menzogna e un male per colui che la subisce; ma violiamo anche il sesto, uccidendo moralmente nel distruggere la reputazione dell'altro; e soprattutto violiamo il Grande Comandamento datoci da Gesù, quello che dice di amare il nostro prossimo come noi stessi.

Leggi 1 Corinzi 13: 5-6

5 La persona che ama è gentile, non fa niente d'indecoroso, non cerca il proprio interesse, non si irrita, né si ricorda dei torti subìti, 6 non gioisce per le ingiustizie, ma gode quando trionfa la verità. 
  • In che cosa gioisce chi ama veramente?
  • In che modo Paolo ci chiama ad amare il nostro prossimo più di noi stessi?
  • Come dovremmo reagire quando subiamo un torto?
Preghiera

Padre, io non voglio che tu soffra per le mie menzogne, come neppure il mio prossimo. Aiutami ad essere sempre verace e a parlare solamente parole di verità, anche quando non ne traggo alcun beneficio immediato, poiché so che il mio premio è fare il bene ai tuoi occhi e nella vita del mio prossimo. Aiutami anche quando altri spargono menzogne su di me a rimanere saldo, a rimanere salda nella consapevolezza che io valgo davanti ai tuoi occhi per chi sono, non per quello che dicono di me gli altri. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 8 maggio 2015

Giorno 61: Di ama la verità

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Se Dio odia la menzogna, cosa sarebbe l'opposto? Dire la verità! Dio ama la verità; infatti Gesù ha detto che lui è la verità (Giovanni 14:6).

Qualche volta è difficile dire la verità, specialmente quando devi dire qualcosa a qualcuno a cui potrebbe non piacere di ascoltarla.

Tutti hanno bisogno correzione: i bambini hanno bisogno di correzione dai genitori, i mariti e le mogli hanno bisogno di correzione l'uno dall'altra, e i credenti hanno bisogno di correzione per il bene della salute della comunità. Questo tipo di correzione è detta “rimprovero”.

Se dobbiamo farlo, dobbiamo voler dire la verità in amore; qualche volta sarebbe più semplice stare zitti o dire qualcosa che sia un po' più comodo per non ferire la sensibilità delle persone a cui stiamo parlando. Ma nondimeno dobbiamo dire la verità, sebbene in modo delicato e dolce, se vogliamo crescere nel modo che Dio vuole. E dovremmo essere anche capaci di ricevere la verità dagli altri quando ci parlano!

Leggi Efesini 4:15-16

15 Al contrario, diciamoci sempre la verità e viviamo nell'amore! Così, sotto ogni aspetto ci avvicineremo sempre più a Cristo, che è il capo [del suo corpo, la chiesa]. 16 Sotto la sua guida, tutto il corpo, ben collegato e tenuto unito dalle giunture, grazie al contributo di ogni singola parte, riceverà da lui quella forza che lo fa crescere nell'amore.
  • Perché Paolo ci esorta a dirci la verità in amore?
  • In che modo i tuoi genitori ti dicevano la verità in amore?
  • Qualche volta è difficile accettare la verità, ma non trovi che questa è stata una benedizione nella tua vita? (I genitori dovranno probabilmente guidare i loro figli nella discussione su questa domanda.)
Preghiera

Padre, possa io essere abbastanza umile da dare e ricevere la verità in una maniera che onori te e mi aiuti a crescere. Aiutami a vincere la tentazione di trattenermi dal dire la verità o dal dire falsità perché ho timore delle opinioni degli altri. Possa io temere solamente te. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 7 maggio 2015

Giorno 60: la menzogna distrugge la chiesa

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Sai che Dio esiste in comunità? Che cosa significa? Significa che Dio è una Trinità: egli è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Dio è tre persone; non tre dei differenti, ma tre persone, ciascuna delle quali pienamente Dio, che fanno di Dio un uno. E' difficile da comprendere, ma per fede noi crediamo ciò che la Bibbia ci insegna.

Ciò che è importante capire è che ogni membro della Trinità ha un amore disinteressato per le altre persone della Trinità stessa; la loro relazione è simile a quella di marito e moglie, i quali sono due distinte persone ma sono allo stesso tempo un uno. E la bellezza della loro relazione può essere vista nella maniera con la quale si amano e si servono a vicenda.  Il loro traboccante amore fa si che possano servire anche i loro figli.

Pensi forse che il Figlio menta al Padre o che lo Spirito Santo parli falsamente al Figlio? Assolutamente no! Poiché sono un uno, nessuno vorrebbe mai fare qualcosa che faccia del male all'altro. Sarebbe buono  se un marito mentisse alla propria moglie? Non sia mai! Anche essi sono un uno e non dovrebbero mai cercare di farsi del male.

Come chiesa, Dio dice che dovremmo agire nello stesso modo; poiché noi credenti siamo una famiglia di chiesa,  dovremmo mettere da parte le falsità e adoperarci per la salute della nostra comunità. Se non siamo capaci di prendere sul serio l'esortazione di Dio di dirci la verità a vicenda, come potremo amare e servire coloro che non conoscono Gesù? Come potremo chiedere alle persone di seguire Gesù se mentiamo l'uno all'altro.

Leggi Efesini 4:25

25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri. 
  • Perché Paolo ci chiede di mettere da parte la menzogna?
  • Cosa c'entra la menzogna coll'essere membra gli uni degli altri?
  • Dio ci chiama a vivere come una comunità amorevole. In che modo la menzogna la distrugge?
Preghiera

Aiutami Padre a ricordare chi sono come membro della tua comunità, la chiesa. Mantieni la mia bocca pura attraverso parole di vita, e mantienimi lontano, mantienimi lontana da falsità che potrebbero dilaniare la mia comunità. Io amo la tua chiesa; grazie che hai promesso di costruirla. Possa io aiutare a costruirla attraverso la mia maniera di parlare. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 6 maggio 2015

Giorno 59: i pettegolezzi addolorano il cuore di Dio

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

“Hai sentito quello che ha combinato?”.  “Sai dove erano la scorsa notte?”. 

Ti è mai capitato qualcuno che ti avvicini e inizi una discussione con queste frasi, o con altre di simile tenore?

Generalmente, quando qualcuno inizia una conversazione in questo modo, è per fare “pettegolezzi”; il pettegolezzo è raccontare una storia circa qualcun altro che può o non può essere vera. Le persone fanno pettegolezzi sia perché stanno male con loro stesse e hanno paura che potresti scoprire cose di loro che non vorrebbero tu sapessi, e così spostano l'attenzione da loro a qualcun altro, oppure perché vogliono deliberatamente danneggiare la reputazione di qualcuno.

I pettegolezzi possono contenere sia una verità parziale, oppure essere inventati di sana pianta, e sono dannosi per la persona di cui si parla; essi inoltre tendono a dividere le comunità. Quando fai pettegolezzi su qualcuno, la persona che li ascolta può farsi un'idea differente circa il soggetto di cui si parla. Per esempio, se io stessi parlando con te di una persona che non hai mai incontrato e ti dicessi: “Lo sai che tizio vive in una baracca sotto un ponte, senza acqua corrente? Pensa tu quanto possa puzzare!”, il risultato sarebbe che potresti crearti un'immagine diversa dalla realtà circa quella persona che tu non hai mai incontrato personalmente e che non corrisponde alla realtà.

Ti piacerebbe essere trattato (o trattata)  a tua volta in questo modo? Certamente no. I pettegolezzi fanno del male agli altri e addolorano il cuore di Dio; sono una forma  di attestare il falso contro il nostro prossimo.

Leggi Proverbi 18:8

8 Le parole del maldicente sono come ghiottonerie e penetrano fino all’intimo delle viscere. 
  • Perché pensi che l'autore di questo proverbio dica che il pettegolezzo ha un sapore così buono
  • Possono cose vere essere usate per fare pettegolezzi?
  • Cosa dovresti fare se qualcuno ti avvicina raccontandoti una storia che è semplicemente un pettegolezzo?
Preghiera

Aiutami Padre  ad usare le mie parole per amare e servire le persone, e non per diffondere menzogne su di loro. Possano le comunità che portano il tuo nome somigliarti nel modo in cui parlano. Porta vita nelle mie conversazioni così che possano essere una benedizione per coloro che le ascoltano. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 5 maggio 2015

Giorno 58: Gesù ha sopportato il giudizio per le mie bugie


Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Sai cosa sia il sistema legale? E' il nostro sistema di governo qui in Italia che cerca di far seguire alle persone le leggi del Paese; se le persone le infrangono, il sistema dovrebbe assicurare che paghino per il loro crimine.

Il sistema può diventare molto complicato e coinvolgere molte persone; difatti, in Italia il sistema è talvolta così complicato e lento che difficilmente si arriva ad un giudizio equo o solerte.

Ma, ai tempi della Bibbia, le cose erano relativamente più semplici. In quei giorni ciò che era più importante di tutti in una causa erano i testimoni; esse erano le persone che avevano visto lo svolgimento del crimine. Ci si aspettava che dicessero la verità circa l'accaduto. Se due o tre persone erano concordi su quello che avevano visto, di norma il giudice comminava una punizione al colpevole. Talvolta la punizione era molto grave, come la pena di morte.

I testimoni erano la chiave. Alla luce di questo, riesci a capire perché fosse così importante seguire questo comandamento?

Leggi Proverbi 25:18

18 L’uomo che dichiara il falso contro il suo prossimo è un martello, una spada, una freccia acuta. 
  • Perché l'autore di questo versetto usa dei paragoni così forti verso chi mente?
  • Come ti saresti sentito (o sentita) se ti avessero accusato falsamente di aver fatto qualcosa e per quello avessi ricevuto una punizione?
  • Ti fa sovvenire in mente qualche parallelo con quello che Gesù ha compiuto nei Vangeli?
Preghiera

Grazie Padre che hai mandato Gesù a sopportare la punizione che spettava a un mentitore, a una mentitrice quale io sono.  Egli è stato accusato falsamente da testimoni,  ed il risultato è che ha sopportato la mia punizione. Questa è la stupenda grazia di cui mi hai tributato. E poiché io valuto più di ogni altra cosa questa grazia,  mi impegno a non mentire mai facendo del male ad altri o causandogli una punizione ingiusta. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 4 maggio 2015

Giorno 57: Dio è il padre della verità, satana della bugia

Cosa dice il Nono Comandamento?

Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo ingannare, tradire o parlare male degli altri, ma dovremmo invece difenderli, parlare bene di loro e rafforzarli.

Pensi che mentire sia un grosso problema? Perché si o perché no?

Secondo la Bibbia mentire è davvero un grosso problema; dice che satana è il “padre delle menzogne” e che, quando mentiamo, stiamo agendo come suoi figli, non come figli di Dio. Suona abbastanza brutto, vero?

Dio ordina al suo popolo di non mentire perché lo  disonora e distrugge le relazioni. Come potremmo avere buone relazioni con Dio e con le persone se mentissimo costantemente?  Semplicemente, non potremmo. Ognuno sarebbe sospettoso verso l'altro e saremmo costantemente tesi.

Questa è l'essenza di cosa significhi attestare il falso. Dato che Dio dice sempre la verità, vuole che i suoi figli siano come lui, e dicano sempre la verità.

Leggi Giovanni 8:44

44 Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. 
  • Quali sono alcuni modi in cui satana ha dimostrato nella Bibbia di essere il padre della menzogna? (Ricordati il Giardino di Eden).
  • In che modo degli ha mentito?
Preghiera

Grazie Padre che tu mi hai dato la verità e che la verità mi rende libero, mi rende libera. Possa io vivere nella luce di questo, così da non ritrovarmi prigioniero della menzogna. Grazie per avermi mostrato una via migliore. Aiutami ad amare davvero gli altri, così da non mentirgli mai. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

sabato 2 maggio 2015

Giorno 55: Dio ci chiama ad essere generosi, non ladri

Cosa dice l'Ottavo Comandamento?

Non rubare.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo prendere soldi o proprietà  degli altri né imbrogliarli, ma dovremmo invece aiutali a incrementare e proteggere ciò che gli appartiene.

Quando c'è qualcuno che ruba, c'è sempre qualcuno che viene derubato. Quando c'è qualcuno che gioisce dell'ingiustizia, c'è sempre qualcuno che soffre per quella ingiustizia.  Quando c'è qualcuno che vìola l'ottavo comandamento, c'è sempre qualcuno che lo subisce.

Ti sei mai trovato (o trovata) “dall'altra parte dello steccato”, tra quelli che dell'ottavo comandamento sono il bersaglio? E' praticamente impossibile che tu non lo abbia almeno una volta violato, in un modo o nell'altro, in maniera grande o in maniera minima. Pensaci, e ricorda come ti sei sentito (o sentita) dopo aver tolto qualcosa a qualcuno. 

Dio dice che siamo capaci di rubare persino a lui (Malachia 3:8)! Rubiamo a lui quando le benedizioni economiche (piccole o grandi che siano) di cui lui ci tributa le teniamo gelosamente per noi, quando invece dovrebbero essere messe in parte a disposizione delle necessità degli altri. Quando agiamo così, ci sono due categorie che soffrono.

La prima è quella delle persone bisognose: Dio non ha bisogno di danaro, ma egli lo ha inventato, e vuole che noi siamo un canale tramite cui la ricchezza, di cui egli è il detentore assoluto, venga non accumulata da pochi, ma condivisa tra i molti attraverso le decime e le offerte.

La seconda è Dio: Dio non possiede semplicemente la caratteristica della generosità, Dio è la generosità. Dio ha “ ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16). E visto che è la generosità, vuole che i suoi figli lo rispecchino in questo.

Leggi Salmo 54:4 e 6

4 Ecco, Dio è il mio aiuto; il Signore è colui che sostiene l’anima mia...  6 Con cuore generoso ti offrirò sacrifici; celebrerò il tuo nome, o Signore, perché sei buono.
  • Secondo  il salmista, da chi ci proviene il suo sostentamento?
  • Con quale attitudine offre il salmista costosi sacrifici  a Dio?
  • In che modo dovresti cambiare il tuo dare per rispecchiare questo modo di agire e la natura di tuo Padre?
Preghiera

Padre, io voglio condividere con altri le benedizioni che tu mi elargisci durante la mia vita, sia piccole sia grandi. Voglio essere  un canale tramite cui tu arrivi al mio prossimo. Voglio rispecchiare la tua natura generosa. Aiutami attraverso il tuo Spirito Santo a divenire un figlio generoso come te, una figlia generosa come te. Prego questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 1 maggio 2015

Giorno 54: in Dio risiede il mio essere contento

Cosa dice l'Ottavo Comandamento?

Non rubare.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo prendere soldi o proprietà  degli altri né imbrogliarli, ma dovremmo invece aiutali a incrementare e proteggere ciò che gli appartiene.

Immagina una persona che si rilassa su una spiaggia, godendosi una bibita ghiacciata, mentre la brezza del mare gli accarezza dolcemente la pelle: se ci fosse una sola parola per descrivere le sensazioni di quella persona, quale pensi sarebbe?

Una delle parole che viene in mente è “contento”; essere contenti significa essere pacificamente felici. La Bibbia dice che la contentezza è qualcosa che dovremmo perseguire, ma che può essere trovata solo quando siamo soddisfatti in Dio e nelle cose che egli ci provvede.

Se non siamo contenti di Dio e di quello che ci provvede, potremmo essere tentati (o tentate) di provare a trovare la nostra contentezza in altre cose e, se necessario, di rubare per averle. Dio sa che ciò alla fine ci renderebbe infelici, e questo è il motivo per cui ci chiama ad essere contenti di ciò che abbiamo.

Leggi 1 Timoteo 6:6

6 La fede, però, con l'animo contento del proprio stato, è un grande guadagno.
  • Secondo  Paolo un animo contento si accompagna sempre a qualcos'altro. A cosa?
  • In che modo questo versetto ci aiuta a combattere il desiderio di rubare?
  • Ti senti contento, ti senti contenta con quello che hai ora? Se no, cosa ti serve per diventarlo?
Preghiera

Padre, io voglio essere contento, io voglio essere contenta in te. Tu hai promesso che nella fede avremmo avuto un grande guadagno. Possa tu indurre il mio cuore a perseguire il guadagno così come tu lo definisci e non come lo definisce il mio cuore peccaminoso. Aiuta i miei dubbi,  poiché  io so che lontano da te non c'è nulla di buono o di eterno.  Prego questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)
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