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domenica 1 marzo 2015

I Dieci comandamenti: non un muro, ma un recinto

 I Dieci Comandamenti sono ancora assolutamente rilevanti per noi: essi rappresentano non una prigione, ma un recinto, uno steccato.

Il problema è che spesso, come credenti, li sentiamo come una “prigione”: “Se fai questo ti amerò, se non fai questo ti odierò” “Non fare questo che ti fulmino”

Non è questo: bisogna capire il contesto di Esodo 20;  ed il contesto è quello di un Dio d'amore che è già intervenuto, ha già protetto, ha già liberato, ma che ora interviene perché vede il peccato che li incatena e vuole che i suoi figli e le sue figlie siano veramente liberi.

Dice Dio a Giosuè:

"Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai." (Giosuè 1:7)

La libertà infatti non è la capacità di fare ciò che vogliamo,  ma la capacità di fare ciò per cui siamo stati creati da Dio E noi siamo stati creati per riconoscerlo come unico Dio: “Non avrai altri dei”.

Preghiera

Caro Dio, aiutami durante queste dieci settimane che passerò all'interno della tua Legge  a scrivere nel mio cuore ciò che tu vuoi da me. Perché so che tu non vuoi solamente il buono, ma il meglio per me. Amen. 

(MD)
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